Siamo in Svizzera, nel gruppo del Bernina, durante l'estate 1932. Douglas, un medico cinquantenne scozzese, sposato, trascorre le vacanze in un albergo con la nipote Kate. Questa, fin da bambina si è infatuata dello zio ed ora, giovanissima, ha una relazione con lui e viene scambiata per sua moglie. La ragazza ha però continui sbalzi di umore: gioie improvvise e momenti di grande depressione, dovuti alla situazione. Indubbiamente questo rapporto "difficile" non può rendere felice né lo zio né la nipote. Kate rivela la sua strana situazione alla giovane guida alpina Johann che nutre una evidente simpatia per lei e la ricopre di attenzioni. Johann, geloso di Douglas, durante un'escursione cerca di distoglierlo da questa situazione, ad ogni modo.
SCHEDA FILM
Regia: Fred Zinnemann
Attori: Sean Connery - Douglas, Betsy Brantley - Kate, Lambert Wilson - Johann, Jennifer Hilary - Sarah, Isabel Dean - Madre di Kate, Gérard Buhr - Brendel, Anna Massey - Jennifer Pierce, Sheila Reid - Gilliam Pierce, George Claisse - Dieter, Kathy Marothy - Moglie di Dieter, Terry Kingley - Georg, Emilie Lihou - Donna anziana, Alfred Schmidhauser - Martin, Jerry Brouwer - Van Royen
Soggetto: Kay Boyle - romanzo
Sceneggiatura: Michael Austin
Fotografia: Giuseppe Rotunno
Musiche: Elmer Bernstein
Montaggio: Stuart Baird
Scenografia: Willy Holt
Costumi: Emma Porteus
Effetti: John Richardson (II)
Altri titoli:
Am Rande des Abgrunds
Cinco días, un verano
Cinq jours, ce printemps là
Durata: 108
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.85)
Tratto da: racconto "Maiden, Maiden" di Kay Boyle
Produzione: FRED ZINNEMANN PER CABLE AND WIRELESS FINANCE, THE LADD COMPANY
Distribuzione: PIC (1983) - WARNER HOME VIDEO (GLI SCUDI)
CRITICA
"Vera protagonista di questo film è la montagna con le sue nevi eterne, le scalate, la vita dei montanari. A Zinnemann interessa più il Bernina che il dramma dei personaggi. Difatti l'introspezione psicologica, l'analisi dei sentimenti sono solo sfiorate e, in rapporto al dramma, inesistenti. Molto bello è lo spettacolo di puro alpinismo offerto dal film. Splendida la fotografia di Rotunno." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 94, 1983)