Un viaggio attraverso i resti dell'industria cinematografica di Tito, esplorando l'ascesa e la caduta dell'illusione cinematografica chiamata Jugoslavia. Utilizzando rare riprese tratte da decine di film jugoslavi dimenticati, così come inediti materiali d'archivio provenienti da set di film e proiezioni private di Tito, il documentario ricostruisce la narrazione di un Paese, le storie raccontate sullo schermo e quelle nascoste dietro di esso. Stelle come Richard Burton, Sofia Loren e Orson Welles aggiungono un tocco di glamour allo sforzo nazionale, apparendo in super-produzioni finanziate dallo Stato. Leka Konstantinovic fu il proiezionista personale di Tito, per 32 anni. In quel periodo, mostrò al Presidente della Jugoslavia un film ogni notte, per un totale di 8801 film. Insieme a registi jugoslavi, come quello preferito di Tito, star cinematografiche, compreso il più famoso attore di film di parte, al capo degli studi centrali cinematografici con collegamenti con la polizia segreta - tutti raccontano come la storia della Jugoslavia sia stata costruita sullo schermo.
SCHEDA FILM
Regia: Mila Turajlic
Attori: Teva Petrovic - Se stesso, Dragisa Gile Djuric - Se stesso, Aleksandar Leka Konstantinovic - Se stesso, Veljko Bulajic - Se stesso, Velimir 'Bata' Zivojinovic - Se stesso, Dan Tana - Se stesso
Sceneggiatura: Mila Turajlic
Fotografia: Goran Kovacevic
Musiche: Nemanja Mosurovic
Montaggio: Aleksandra Milovanovic
Durata: 101
Colore: C
Genere: DOCUMENTARIO
Produzione: DRAGAN PESIKAN, MILA TURAJLIC, IVA PLEMIC, DEJAN PETROVIC, GORAN JESIC PER DRIBBLING PICTURES, 3K PRODUCTIONS & INTERMEDIA NETWORK
Distribuzione: CINECLUB INTERNAZIONALE (2015)
Data uscita: 2015-06-04
TRAILER
NOTE
- REALIZZATO CON IL SUPPORTO DI: FILM CENTER SERBIA, CITTÀ DI BELGRADO, JAN VRIJMAN FUND, ERT GREECE, FILM IN SERBIA, US AID; SVILUPPATO IN COLLABORAZIONE CON: DOCUMENTARY CAMPUS MASTERSCHOOL, IDFACADEMY SUMMER SCHOOL, ARCHIDOC, EDN WORKSHOP-DOCS AT THESSALONIKI.
CRITICA
"Mila Turajlic, esordiente, non prende nulla sul serio o, meglio, utilizza archivio e interviste per fare chiasso, ritmo e ironia: 'Cinema Komunisto' è un divertissement caleidoscopico e frenetico, che in quella Jugoslavia ritrova stile e poetica dell'Emir Kusturica più Underground - almeno, gli piacerebbe." (Federico Pontiggia, ''Il Fatto Quotidiano', 4 giugno 2015)
"Mila Turajlic (...) fa dunque del cinema il centro narrativo della Storia jugoslava fino alla morte di Tito, e filmandone le macerie anche degli anni successivi. (...) la regista ha scelto di rimanere sui bordi «istituzionali» dell'immaginario (...)." (Cristina Piccino, 'Il Manifesto', 3 giugno 2015)