Nel fare delle riprese cinematografiche nella campagna romana, alcuni artisti e tecnici di una società guastano l'orto di Caterina, bella e fiera contadinella. Recatasi agli stabilimenti della società per ottenere il dovuto risarcimento, Caterina, incontra il regista Marcello, che le propone di dedicarsi al cinematografo. Essa accoglie la proposta e convince il proprio fidanzato, Pasquale, a finanziare un film, del quale Caterina sarà la protagonista. Il film ha un grande successo; Caterina, che ha preso in arte il nome di Ausonia, procede trionfalmente nella carriera sotto la guida di Marcello. Tra i due è germogliato un sincero sentimento d'amore; ma l'asprezza dei loro temperamenti li porta a continue liti. Subendo l'influenza dell'attore Za-l'Amour, cinico gaudente si trasforma e Marcello si stacca da lei. Unitosi a Pasquale, Marcello inizia una serie fortunata di film comici con Cretinetti per protagonista. Quando nel 1915 l'Italia partecipa alla guerra mondiale, il cinema tramonta. Za-l'Amour parte per Parigi; Marcello andrà al fronte come corrispondente cinematografico; Ausonia reciterà per i soldati. Dopo la guerra, il pubblico non ricorda più gli antichi idoli: i tempi sono cambiati. Tornato da Parigi, Za-l'Amour, che si trova nella più squallida miseria, morrà all'ospedale. Ausonia, fidanzata ad un ricco conte, e Marcello, disoccupato, s'incontrano al suo capezzale. Za-l'Amour, ormai morente, unisce le loro destre: essi sentono d'amarsi e si sposeranno.
SCHEDA FILM
Regia: Steno
Attori: Luigi Pavese - Il Produttore, Walter Chiari - Marcello Serventi, Lea Padovani - Caterina, Maurice Teynac - Za L'Amour, Gianni Cavalieri, Mirella Gagliardi, Steno , Riccardo Ferri, Jean Demy, Carlo Mazzarella, Salvo Libassi, Peter Trent - Il Conte, Rita Stazi, Bianca Maria Fabbri, Jean Richard - Pasquale
Soggetto: Age , Steno
Sceneggiatura: Augusto Camerini, Age
Fotografia: Marco Scarpelli
Musiche: Franco Mannino
Scenografia: Beni Montresor
Colore: B/N
Genere: COMMEDIA
Produzione: JOLLY DIANA - CORMORAN FILM (PARIGI)
Distribuzione: DIANA
CRITICA
"(...) Steno ha voluto regalare al nostro pubblico un opera revocativa dell'epoca pioneristica delle macchine da presa (...) ma ha dimenticato troppo presto i pregi del buon gusto. Sull'onda piacevole delle spiritosaggini, egli ha finito di far cadere il film in una discutibile pagliacciata...". ( Ezio Colombo, "Festival", n. 53 del 2/1/1954).