Cielo giallo

Yellow Sky

USA 1948
Nel 1867, un gruppo di soldati che si è dato al brigantaggio assalta una banca in una cittadina del West e, per sottrarsi alla cattura, s'inoltra in una regione desertica. Dopo aver vagato per alcuni giorni, esausti e morenti di sete, i banditi vedono da lontano un villaggio. Ma è un villaggio abbandonato e quegli sciagurati si credono perduti, quando all'ingresso di una baracca appare una ragazza, armata di fucile, che indica loro una sorgente. Dopo aver bevuto, i banditi si rifiutano di andarsene come vorrebbe la ragazza e grazie alll'intervento del vecchio nonno si viene a un compromesso. Gli uomini rimarranno il tempo strettamente necessario e avranno acqua e viveri, ma la florida fanciulla e l'oro, che si suppone i due abbiano nascosto, fanno gola ai banditi. Di nuovo viene stipulato un compromesso tra Stretch, il capo dei banditi e il vecchio nonno: gli uomini avranno metà dell'oro e se ne andranno. Una parte dei banditi, però, sobillata da Dude non accetta il compromesso. Si accende così una furiosa battaglia che avrà esiti inaspettati.
SCHEDA FILM

Regia: William A. Wellman

Attori: Gregory Peck - James 'Stretch' Dawson, Anne Baxter - Constance Mae 'Mike', Richard Widmark - Dude, James Barton - Nonno, Robert Arthur - Bull Run, John Russell - Lengthy, Charles Kemper - Walrus, Harry Morgan - Half Pint

Soggetto: W.R. Burnett

Sceneggiatura: Lamar Trotti

Fotografia: Joe MacDonald

Musiche: Alfred Newman

Montaggio: Harmon Jones

Scenografia: Lyle R. Wheeler, Albert Hogsett

Arredamento: Thomas Little, Ernest Lansing

Altri titoli:

Herrin der toten Stadt

Cielo amarillo

La ville abandonnée

Nevada

Durata: 98

Colore: B/N

Genere: WESTERN

Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.37)

Produzione: TWENTIETH CENTURY-FOX FILM CORPORATION

Distribuzione: FOX - AVO FILM SAN PAOLO AUDIOVISIVI

NOTE
- PREMIO SPECIALE PER LA REGIA AL FESTIVAL DI LOCARNO (1949).
CRITICA
"E', nel suo genere, un lavoro pregevole. Accurata ambientazione, abile regia, efficace interpretazione." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 26, 1949)