Cielo e terra

ITALIA 2004
Nel 1944 Samuele, un giovane ebreo maestro di violino si rifugia insieme alla sorella Anna in una comunità di contadini emiliani per sfuggire alle persecuzioni naziste. Ma in un'alba d'estate cinque soldati tedeschi in ritirata, al comando del tenente Friedrich, catturano tra i campi un gruppo di ragazzi che, per motivi diversi, non hanno lasciato il paese. Oltre a Samuele e Anna, cadono nelle mani dei tedeschi Lea, la fidanzata di Samuele, Giovanni e Luigi, due contadini, il giovanissimo Battistino e un prete. Il percorso verso la salvezza sarà assai duro.
SCHEDA FILM

Regia: Luca Mazzieri

Attori: Gian Marco Tognazzi - Samuele, Anita Caprioli - Anna, Fabrizia Sacchi - Lea, Giuseppe Cederna - Prete, Herman Weiskopf - Friedrich, Konrad Hochgruber - Helmut, Hannes Holzer - Andreas, Andrea Riccardo Bruschi - Cesare, Davide Pasti - Hans, Paolo Rossini - Karl, Luca Magri - Battistino, Luca Carboni - Luigi, Cristiano Bonassera - Gianni

Soggetto: Luca Mazzieri

Sceneggiatura: Luca Mazzieri, Andrea Oliva, Paolo Croci

Fotografia: Gino Sgreva

Musiche: Pietro Cantarelli

Montaggio: Rita Rossi

Scenografia: Fabrizio Ferrari

Costumi: Sabrina Beretta

Durata: 90

Colore: C

Genere: DRAMMATICO STORICO GUERRA

Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.85)

Produzione: GIORGIO LEOPARDI PER SALEO PRODUZIONI, SET22/LUCA MAZZIERI

Distribuzione: AB FILM (2005)

Data uscita: 2005-06-03

NOTE
- CANDIDATO AL NASTRO D'ARGENTO 2006 PER LA MIGLIORE CANZONE.
CRITICA
"Si è scritta e poi diretta questa storia Luca Mazzieri cui, insieme con suo fratello Marco, si erano dovuti quattro film di un certo interesse (dai 'Viturali' dedicato a Zavattini, a 'Giovani'). Lo spunto, questa volta glielo hanno offerto le recenti celebrazioni verdiane, così la musica ottiene qui la sua preponderante attenzione anche se poi la struttura narrativa cui si affida tende a fare il punto di quegli anni, l'odio nato dalla guerra, la tolleranza che dovrebbe porvi riparo, l'ineluttabilità di certi drammi. Forse sono proprio questi problemi, e la loro soluzione drammaturgia di stampo letterario, a convincere di meno. Convincono, invece, e si fanno apprezzare i modi con cui la regia li ha rappresentati. Con immagini sempre molto intense, con valori figurativi spesso anche lirici. Vi si muovono al centro interpreti solidi: da Gian Marco Tognazzi, che è Samuele, a Anita Caprioli e Fabrizia Sacchi. Fatti emergere, con finezza, dal coro." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 24 giugno 2005)