Il versatile Provvidenza, che vive riscuotendo taglie i cui soldi investe in azioni, e viaggia, in compagnia di un servo e autista cinese, con una attrezzatissima auto a vapore, salva la vita a una giovane, Pamela, se ne innamora e la chiede in sposa. Per poterla impalmare, però, poiché suo padre l'ha promessa a un suo creditore, il capitano Bart, deve trovare mezzo milione di dollari. Con l'aiuto di Hurricane Kid, un erculeo ma balordo malvivente che egli stesso ha liberato dalla forca, Provvidenza cerca dapprima di procurarselo al gioco (truccando la roulette), poi di truffarlo, improvvisandosi banchiere, ai cittadini di Tucson. Fallito il primo tentativo, per la dabbenaggine di Kid, e il secondo, per l'intervento di Bart, Provvidenza riesce finalmente ad impadronirsi, sottraendoli da un treno postale, di due sacchi colmi di pepite, liberatosi del cocciuto Bart, fuggendo in aerostato, raggiunge la casa di Pamela, dove, però, scopre d'essere stato ingannato, poiché la donna è già sposata con l'uomo che s'è spacciato per suo padre e nel quale Provvidenza riconosce ora un famoso bandito cinese. Rassegnatosi alla sconfitta, non gli resta che risalire sul suo aerostato, in volo verso nuove avventure.
SCHEDA FILM
Regia: Alberto De Martino
Attori: Tomas Milian - Provvidenza, Gregg Palmer - Gregg Hunter, Carole André - Contessa Pamela de Ortega, Rick Boyd - Pistolero 'Il Biondo', Luciano Catenacci - Il padre di Pamela / Cian-ku-là, Manuel Gallardo, Claude Berthy, Ettore Geri, Luigi Antonio Guerra, Ángel Ortiz, Yu Ming Lun
Soggetto: Castellano - racconto, Pipolo - racconto
Sceneggiatura: Pipolo , Castellano
Fotografia: Alejandro Ulloa
Musiche: Ennio Morricone, Bruno Nicolai
Montaggio: Otello Colangeli
Arredamento: Emilio Ruiz del Río
Effetti: Germano Natali, Armando Grilli, Pablo Pérez
Durata: 100
Colore: C
Genere: WESTERN
Specifiche tecniche: CINESCOPE EASTMANCOLOR
Tratto da: racconto di Castellano e Pipolo
Produzione: OCEANIA (ROMA) DIA (MADRID) CORONA (PARIGI)
Distribuzione: CINERIZ
CRITICA
"Riprendendo il personaggio di un precedente film, sceneggiatori e regista lo hanno trasformato in una figura "alla Charlot", protagonista - in una raffinata ambientazione liberty - di stravaganti avventure, in cui il surrealismo si mescola alla comicità del film muto, la parodia del western a quella del kung-fu, la fiaba sentimentale al "non sense". Ricco di gags indovinate, sorretto quasi sempre dal buon gusto (salvo qualche gioco di parole un po' salace, peraltro non troppo spinto) il lavoro raggiunge il suo scopo di onesta e popolare evasione." ('Segnalazioni Cinematografiche')