Nella Cina della dinastia Ming, due coppie di fratelli sono destinati l'uno all'altra, ma il fato pone lungo il loro cammino verso la felicità numerosi ostacoli. L'Imperatore Zheng De e sua sorella Wushuang, decidono di abbandonare gli agi e il lusso del palazzo reale e intraprendono un viaggio verso sud. Per non farsi riconoscere, Wushuang si traveste da uomo e l'Imperatore viaggia in incognito. Giunti nella cittadina di Meilong, incontrano l'amore l'una in Li Yilong - un vagabondo che in gioventù terrorizzava i suoi compaesani - e l'altro in sua sorella Phoenix, che gestisce un ristorante. Per rimediare alle complicazioni, ai fraintendimenti e alle divergenze di classe sociale interviene una Dea che rimette in ordine le cose e riporta tutti sulla retta via. Anche se potrebbe essere troppo tardi...
SCHEDA FILM
Regia: Jeffrey Lau
Attori: Tony Leung Chiu Wai - Li Yilong, Faye Wong - Principessa Wushuang, Vicki Zhao - Phoenix, Chang Chen - Imperatore Zheng De, Roy Cheung - Chu Liangshim, Athena Chu - Amour Amour, Rebecca Pan - Regina madre
Sceneggiatura: Jeffrey Lau
Fotografia: Peter Ngor
Musiche: Frankie Chan, Roel A. García, Tao Yi-Mo
Montaggio: Wong Wing Ming
Scenografia: Tony Au
Costumi: William Chang
Effetti: Centro Digital Pictures
Durata: 97
Colore: C
Genere: SENTIMENTALE AZIONE COMMEDIA
Produzione: WONG KAR-WAI PER JET TONE FILMS LTD., JACKY PANG, ZHUO WU
Distribuzione: METACINEMA
Data uscita: 2003-10-10
CRITICA
"Piacerà a chi ama le belle leggende ben raccontate. E salutarmente condotte con impercettibile ironia". (Giorgio Carbone, 'Libero', 10 ottobre 2003)
"Il tono è divertito ma non dissacrante: gli attori guardano in macchina, strizzano l'occhio al pubblico; ci sono trovate comiche a metà fra i Monty Phyton e 'L'aereo più pazzo del mondo'. Dirige Jeffrey Lau, autore anche dei primi due capitoli: produce Wong Kar-Wai, quello di 'In the mood for love'. In Occidente Wong è un regista di culto, in Cina non ha paura di fare il buffone e di guadagnare soldi (il film è campione d'incassi dovunque è uscito)". (Alberto Crespi, 'L'Unià', 10 ottobre 2003)
"'Commedia Hong Kong dell'assurdo', questa è la definizione del cinema di Jeff Lau, che adesso torna sui suoi passi e con 'Chinese Odyssey' realizza un remake di due suoi film del 1994. Tanto in Italia li conoscono solo gli iniziati. Conclusione: si poteva e si doveva ridere di più. Tony Leung, attore serio per Wong Kar Wai (qui produttore) è comunque molto buffo". (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 10 ottobre 2003)
"Da oggi esiste un film cinese divertente, grottesco, irriverente sul piano della confusione dei sessi, è 'Chinese Odyssey', l'ha diretto Jeffrey Lau, il più assurdo della nouvelle vague di Hong Kong, l'ha prodotto il grande Wong Kar Wai e interpretato il divo Tony Leung, quelli di 'In the mood for love'. E' una stravaganza con gli attori che guardano in macchina, a metà tra le dodicesime notti scespiriane, le sorprese dell'amore di Marivaux, i Monty Phyton e 'Victor Victoria'. (...) Memore di molti generi, fra scazzottate, arti marziali e panorami da sogno orientale, il film, terzo di una serie, è un divertimento intelligente. Sarà vero cult?" (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 18 ottobre 2003)