Il giovane Marco, serio e laborioso, sposato con Cristina e padre di un bambino, dirige a Verona, dopo la morte del padre, l'agenzia di noleggio di autovetture, che lui e il fratello maggiore Giacomo hanno ereditato. Giacomo, dopo una vita molto disordinata, scompare improvvisamente, portandosi via la vettura migliore e cinque milioni. Marco, che è il vero capo-famiglia, parte subito per andarlo a cercare a Perugia dove risiede Elena, la fidanzata. La ragazza, che non sa nulla del fidanzato da mesi, l'accompagna da un'amica di lui, Daniela, che ha un ristorante di lusso presso Viterbo, ma neanche lei ha notizie di Giacomo. I due riprendono perciò il viaggio, durante il quale si mostrano spesso ostili l'uno all'altra, perchè hanno temperamenti diversissimi, ma intanto fanno strani incontri, come quello con un autostoppista disperato per amore, che accompagnano inutilmente a Gubbio, e più tardi salvano dal suicidio. Recatisi in una casetta in un bosco, dove potrebbe, secondo Elena, trovarsi Giacomo, incontrano invece Francesco, un ex fidanzato di lei, il quale si nasconde dagli strozzini. I due viaggiatori pernottano nella casetta, Elena va a letto con Francesco, mentre Marco finisce col dormire all'aperto. Poi Marco ed Elena ripartono: dopo un burrascoso incontro con l'ex marito di Elena, il quale le deve dei soldi, che lei finisce col rifiutare per orgoglio, i due giovani proseguono il viaggio, andando a trascorrere una notte d'amore in albergo dove lui le confida le delusioni del suo matrimonio. Intanto hanno saputo che Giacomo ha telefonato, e lo raggiungono subito dopo che si è sposato, con una ragazza incinta, che non conoscono. Marco riparte, senza voler vedere il fratello ed offre ad Elena di vivere con lui, ma la ragazza rifiuta. Tornato dalla moglie, nell'ufficio, dove ora lavora anche l'autostoppista, Marco è triste, mentre Elena viaggia malinconicamente verso la Sicilia. La vita di Elena e Marco non potrà più essere quella di prima.
SCHEDA FILM
Regia: Giuseppe Piccioni
Attori: Margherita Buy - Elena, Giulio Scarpati - Marco, Roberto Citran - Francesco, Mary Sellers - Laura, Massimo Lodolo - Emilio, Stefano Abbati - Gianluca, Lavinia Monet - Amica di Elena, Sergio Rubini - Autostoppista
Sceneggiatura: Giuseppe Piccioni, Franco Bernini, Enzo Monteleone
Fotografia: Roberto Meddi
Musiche: Antonio Di Pofi
Montaggio: Angelo Nicolini
Scenografia: Massimo Corevi
Arredamento: Massimo Corevi
Costumi: Marina Campanale
Altri titoli:
Ask for the Moon
Durata: 88
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: PANORAMICA A COLORI
Produzione: EIDOSCOPE SRL - RAI DUE
Distribuzione: TITANUS - TITANUS DISTRIBUZIONE VIDEO, NUMBER ONE VIDEO (SCHERMO ITALIANO)
CRITICA
"Un gioiellino, che impone un autore già maturo e rivela un 'narratore' attento e essenziale". (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 8 ottobre 1991)
"I più sinceri complimenti a Giuseppe Piccioni e a tutti indistintamente i suoi compagni di lavoro. 'Chiedi la luna', che non è diminutivo considerare una commedia sentimentale, è davvero un film riuscito". (Paolo D'Agostini, 'La Repubblica', 8 settembre 1991)
"E' un'avventuretta in chiave di commedia episodica nello svolgimento, graziosa e svagata nel disegnare a pastello le singole situazioni". (Alessandra Levantesi, 'La Stampa', 6 ottobre 1991)
"Giuseppe Piccioni si ritaglia, sempre sullo sfondo dell'Italia centrale, una storia minima ma limpida, per nulla volgare e scentrata". (Francesco Bolzoni, 'Avvenire', 10 ottobre 1991)
"Realizzato con una certa grazia, un buon ritmo e qualche trovata geniale da Giuseppe Piccioni, è solo in parte la storia di un breve viaggio attraverso il centronord Italia. A Margherita Buy e a Giulio Scarpati, va il merito di aver reso credibile la storia. La loro simpatica interpretazione non va mai fuori dalle righe". (Bruno Di Marino, 'Qui giovani', 16 ottobre 1991)
"Il film è un'"operina morale" molto simpatica per il suo garbo narrativo e la tenerezza del suo sguardo". (Giovanni Grazzini, 'Il Messaggero', 8 ottobre 1991)
"Film giovane di un giovane (38 anni) "Chiedi la luna" di Piccioni, riconferma nel nuovo cinema italiano il gusto per il racconto pulito, attento ai capricci dei sentimenti e agli alti e bassi della psicologia". (Franco Colombo, 'L'Eco Bergamo',10 novembre 1991)