Quello tra la bella Camilla e Arturo è un amore impossibile. Lei è una cameriera analfabeta che spera di riuscire a sposare un americano benestante per poter riscattare le sue umili origini e l'esclusione sociale di cui è vittima come messicana. A sua volta Arturo Bandini, - personaggio di finzione che in realtà è l'alter ego dello scrittore John Fante, autore del libro da cui è tratto il film - è un aspirante scrittore di origine italiana che sogna il successo e una fidanzata bionda con gli occhi azzurri.
SCHEDA FILM
Regia: Robert Towne
Attori: Colin Farrell - Arturo Bandini, Salma Hayek - Camilla, Donald Sutherland - Hellfrick, Eileen Atkins - Sig.ra Hargraves, Idina Menzel - Vera, Justin Kirk - Sammy, Dion Basco - Patricio, Jeremy Crutchley - Solomon, il barman, William Mapother - Bill, Tamara Craig Thomas - Sally
Soggetto: John Fante
Sceneggiatura: Robert Towne
Fotografia: Caleb Deschanel
Musiche: Heitor Pereira, Ramin Djawadi
Montaggio: Robert K. Lambert
Scenografia: Dennis Gassner
Costumi: Albert Wolsky
Effetti: John K. Striber, David Drzewiecki, Richard Kidd, Greg Strause, Double Edge Digital, Svengali Visual Effects, Lola Visual Effects
Durata: 117
Colore: C
Genere: SENTIMENTALE DRAMMATICO
Tratto da: Dal romanzo omonimo di John Fante (Ed. Einaudi)
Produzione: TOM CRUISE, PAULA WAGNER, JONAS MCCORD, DANIEL BAUR, GALIT HAKMON E STEFAN JONAS PER CRUISE-WAGNER PRODUCTIONS, VIP 3 MEDIENFOND, CAPITOL FILMS, PARAMOUNT PICTURES
Distribuzione: MOVIEMAX
Data uscita: 2006-04-28
CRITICA
"Robert Towne, grande sceneggiatore ('Chinatown' e 'L'ultima corvée'), offre la versione patinata, cine-upper class del bel romanzo di John Fante, ricreando un po' l'atmosfera di un film scritto da Fante, 'Anime sporche'. (...) L'insistita voce off infierisce sull'incapacità del film, fotografato magnificamente con toni spenti di Deschanel, a creare tensioni interiori. Pur bravi, belli e intensi, Farrell e la Hayek affascinano i personaggi senza aggredirli e violentarli con la fatica di vivere che si scorge a fatica: c'è poca polvere. E finta." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 28 aprile 2006)
"Il film è molto ricercato nell'inseguire l'atmosfera della Los Angeles della Depressione, la città delle illusioni e dei sogni, delle opportunità, della ricchezza e della povertà come nei romanzi di Steinbeck, rovente e umida come quella di Chandler, e nella volontà di ritrovare il parallelo tra la stagione giovanile di un luogo e la vicenda personale di un giovane uomo e scrittore pieno di rabbia e passione, ancora insicuro se è un genio oppure no, preso da una travolgente repulsione-attrazione per una ragazza messicana che ha i suoi stessi sogni di integrazione. Ma il risultato è forzatamente vintage, di superficiale calligrafia e senza necessità." (Paolo D'Agostini, 'la Repubblica', 29 aprile 2006)