Il governo degli Stati Uniti invia come ambasciatrice nel Granducato di Lichtemburgo Sally Adams, donna non più giovanissima ma ancora piena di fascino ed assai ricca. Sally si dedica con entusiasmo, ma con scarso tatto diplomatico, alla missione affidatale. Il governo lichtemburghese accarezza il progetto di un matrimonio tra la principessa ereditaria Maria ed il principe ereditario di uno stato limitrofo ma difficoltà finanziarie ne impediscono l'attuazione. Il governo vorrebbe quindi ottenere un prestito dagli Stati Uniti ma, di fronte alle richieste del primo ministro e del ministro delle finanze, l'ambasciatrice si mostra negativa. Essa è invece ben disposta verso il ministro degli esteri, il generale Costantine. Benché il generale sia contrario alla stipulazione di un prestito, l'ambasciatrice, ritenendo si tratti solo di una finta, sollecita dal proprio governo l'invio di esperti per condurre i negoziati. Costantine, nominato primo ministro perché tratti il prestito, si dimette mandando così tutto a rotoli. Ne è felice la principessa Maria, che ama teneramente Kenneth Gibson, addetto stampa dell'ambasciata americana. In seguito a questi avvenimenti Sally Adams e Gibson sono richiamati e tornano in America, seguiti ben presto da Maria, che sposerà Gibson e da Costantine, nominato ambasciatore, che sposerà Sally.
SCHEDA FILM
Regia: Walter Lang
Attori: Ethel Merman - Sally Adams, Vera-Ellen - Principessa Maria, George Sanders - Generale Cosmo Constantine, Donald O'Connor - Kenneth Gibson, Billy De Wolfe - Maxwell
Soggetto: Russel Crouse - musical, Howard Lindsay - musical
Sceneggiatura: Arthur Sheekman
Fotografia: Leon Shamroy
Musiche: Ken Darby, Irving Berlin
Montaggio: Robert L. Simpson
Scenografia: Lyle R. Wheeler, John DeCuir
Arredamento: Walter M. Scott
Costumi: Irene Sharaff
Effetti: Ray Kellogg
Durata: 114
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: TECHNICOLOR
Tratto da: musical "Call Me Madam" (1950) di Howard Lindsay e Russel Crouse, musiche di Irving Berlin
Produzione: FOX
Distribuzione: FOX
CRITICA
"Il film, che è una gustosa satira politica, riesce divertente ed anche spettacolarmente gradevole." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 35, 1954)