Chi mi ha incontrato, non mi ha visto

3/5
Arthur Rimbaud, chi era costui? Un doc bizzarro, ingenuo e ammirato di Bruno Bigoni. Al 34° TFF

Leggi la recensione

ITALIA 2016
Il documentarista Bruno Bigoni, appassionato di Arthur Rimbaud, compie un viaggio alla ricerca di risposte sulla vita del poeta e l'incontro con una fotografia inedita cambierà per sempre la sua vita e il suo lavoro. Se veramente autentico, lo scatto potrebbe rivoluzionare tutto quello che è stato scritto e detto su Rimbaud...
SCHEDA FILM

Regia: Bruno Bigoni

Attori: Bruno Bigoni, Rocco Bigoni, Gianni Canova, Eric Claire, Laetitia Dehoule, Steve Della Casa, Dominique Evoli, Minnie Ferrara, Riccardo Magherini, Renato Minore, Alessandro Mor, Desirée Olmi, Mathieu Pastore, Alessandro Quattro, Claudio Savina, Maurizio Tabani

Soggetto: Bruno Bigoni

Sceneggiatura: Bruno Bigoni, Lara Fremder

Fotografia: Italo Petriccione

Montaggio: Cristina Flamini

Scenografia: Silvia Cremaschi

Costumi: Silvia Cremaschi

Suono: Daniel Covi

Altri titoli:

Those Who Met Me, Did Not See Me

Chi mi ha incontrato non mi ha visto (L'ultima fotografia di Arthur Rimbaud)

Durata: 65

Colore: C

Genere: MOCKUMENTARY

Specifiche tecniche: HD, DCP

Produzione: BRUNO BIGONI, MINNIE FERRARA, MARIO CASTAGNA, RICCARDO ANNONI PER ALTAMAREA FILM, FAKE FILM; IN COLLABORAZIONE CON START

NOTE
- PRESENTATO AL 34. TORINO FILM FESTIVAL (2016) NELLA SEZIONE 'AFTER HOURS'.
CRITICA
"Per strade personalissime si inerpica (...) Bruno Bigoni con 'Chi mi ha incontrato, non mi ha visto', dove le armi del documentario diventano gli strumenti di un'inchiesta, apparentemente su una misteriosa fotografia di Rimbaud ma in realtà sulla capacità del cinema di mostrare le tante facce del reale." (Paolo Mereghetti, 'Corriere della Sera', 26 novembre 2016)

"Bruno Bigoni di professione è un curioso. Prima ancora che regista. Si incuriosisce per le cose che lo appassionano. Così quando trova qualcosa che accende il suo appassionato interesse poi lo trasforma in film per condividere emozioni con altri. Non fa eccezione questo suo nuovo lavoro dedicato a Rimbaud, 'Chi mi ha incontrato non mi ha visto' (...). Un modo originale per parlare di Rimbaud, per riportarlo artisticamente in vita con un approccio singolare che evita il biodocumentario classico, anzi qui si danno già per noti una serie di dati legati alla vita del poeta. Quel che importa a Bigoni è condividere la passione per la ricerca legata a un oggetto del desiderio. Dove il desiderio in questo caso è Rimbaud, la sua poesia, la sua vicenda unica, capace ancora oggi di riempire la casella della posta di Charleville a lui appositamente dedicata. Così, il filo conduttore, quella foto di fine '800, diventa solo il binario che dallo studio di Bigoni ci porta a Charleville lanciando segnali e frammenti, curiosità e poesia con l'intenzione esplicita di far tornare la voglia di rileggere le prepotenti poesie di Rimbaud, di rinfrescare la memoria su una vita stroncata a soli 37 anni eppure così ricca e intensamente vissuta, densa di esperienze uniche e a modo loro straordinarie." (Antonello Catacchio, 'Il Manifesto', 2 dicembre 2016)