Paolo e Carlo sono due buoni amici: introverso, deluso ed intellettuale il primo quanto allegro e superficiale è l'altro. Malgrado tali differenze caratteriali, i due convivono nello stesso alloggio e, mentre Paolo gestisce una libreria cosiddetta "alternativa" insieme ad un socio, Carlo fa il violinista in un complessino. La vita dei due trentenni si svolge così alla stracca, quando Paolo si innamora di Lili, una nuova cliente (attrice allorché trova lavoro) e se la porta in casa. Carlo, da prima indispettito, fa presto a far girare la testa alla nuova venuta e la possiede: così Paolo lo considera responsabile di un vero "tradimento", Lili sbanda tra l'uno e l'altro, attratta dalla cultura di Paolo, ma sensibile anche alle più robuste attenzioni di Carlo. A un certo momento il sodalizio finisce, perché l'intellettuale tenta il suicidio, Carlo coverà qualche rimorso e Lili riprenderà la sua vita di solitaria, sempre ansiosa di trovare il grande amore, che pure nei confronti di Paolo a lei pareva sincero.
SCHEDA FILM
Regia: Valerio Zecca
Attori: Luca Barbareschi - Carlo, Geppy Gleijeses - Paolo, Marilù Prati - Lili, Victor Cavallo - Sandro, Giancarlo Palermo - Vincenzo, Anna Melato - Fritza, Pino Calabrese, Paolo Lanza, Monica Salvi, Fiore Altoviti, Maurizio Fardo, Walter Isnenghi, Orietta Gregoretti
Soggetto: Valerio Zecca
Sceneggiatura: Valerio Zecca
Fotografia: Alfio Contini
Musiche: Carlo Siliotto
Montaggio: Mauro Bonanni
Scenografia: Giuseppe Mangano
Costumi: Giuseppe Mangano
Durata: 99
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: 16 MM GONFIATO A 35 MM
Produzione: UGO TUCCI PER UTI PRODUZIONI ASSOCIATE
Distribuzione: I.N.C.
NOTE
- VINCITORE A ISCHIA DEL PREMIO CINEMA GIOVANE 1984.
- PRESENTATO ALLA XLI MOSTRA INTERNAZIONALE DEL CINEMA DI VENEZIA (1984) NELLA SEZIONE "DE SICA".
- REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO DEL MINISTERO TURISMO E SPETTACOLO.
- PRESENTATO AI FESTIVAL DI NIZZA, ANNECY, BUENOS AIRES.
CRITICA
"Se il talento conta ancora qualcosa per i produttori di casa nostra, ecco un regista di nuova leva che dovrebbe essere portato in palma di mano. Si tratta di Valerio Zecca, un romano di trent'anni che con questo film d'esordio ci colse di sorpresa come un'autentica rivelazione allorchè l'anno scorso venne presentato nella sezione "De Sica" della Mostra di Venezia riservata alle opere prime italiane. Prodotto in cooperativa Chi mi aiuta? è stato realizzato dal neo regista dopo una decina d'anni di umile gavetta negli ambienti del cinema che gli sono serviti per imporsi alla prima prova, ben oltre la semplice promessa, come autore di rara sensibilità e di talento sicuro, dotato di una tale padronanza del mezzo espressivo da saperlo già piegare a una personale cifra stilistica. Il film è dedicato a Carlo Rivolta, il bravo giornalista indotto trentenne al suicidio non tanto per droga quanto per delusioni ideologiche: un caso doloroso al quale si era rifatta anche la Comencini di Pianoforte con la vana pretesa di tradurlo fedelmente. Grande merito di Zecca è stato invece quello di univeralizzare il discorso su una generazione, che è anche la sua, la quale fu troppo giovane per capire il Sessantotto e troppo vecchia per il Settantasette." (Leonardo Autera, 'Corriere delle Sera', 21 luglio 1985)
"Raccontato con lo scarno stile di cronaca (il modello cinematografico sembra essere quello di Claude Goretta), il film di Zecca è una peregrinazione attraverso i luoghi deputati dell'aggregazione giovanile e insieme, attraverso l'aridità, il disagio la stanchezza, il bisogno di amore di una generazione che si ritrova senza punti di riferimento. Chi mi aiuta? sembra essere una richiesta di soccorso, una confessione d'impotenza di fronte alla logica, tutta chiusa in se stessa dell'istinto di sopravvivenza che si fa egoismo disperato." (Eligio Ermeti, 'Famiglia Cristiana' n.33/85)