La storia d'amore tra la ricca e ambiziosa violinista Florence e il modesto e promettente storico Edward nell'Inghilterra dei primi anni Sessanta, pochi anni prima della rivoluzione sessuale, prigionieri dei tabù di un'epoca e delle convenzioni familiari e sociali. La loro luna di miele a Chesil Beach li porterà verso altre strade, altri destini, altre vite...
SCHEDA FILM
Regia: Dominic Cooke
Attori: Saoirse Ronan, Billy Howle, Emily Watson, Samuel West, Anne-Marie Duff, Adrian Scarborough
Soggetto: Ian McEwan - romanzo
Sceneggiatura: Ian McEwan
Fotografia: Sean Bobbitt
Musiche: Dan Jones
Montaggio: Nick Fenton
Scenografia: Suzie Davies
Arredamento: Charlotte Watts
Costumi: Keith Madden
Effetti: John Rafique, Nick Rideout, Sheila Wickens, Elements Special Effects Ltd.
Suono: Robert Ireland
Altri titoli:
En la playa de Chesil
Am Strand
Sur la plage de Chesil
Durata: 105
Colore: C
Genere: DRAMMATICO ROMANTICO
Specifiche tecniche: ARRICAM LT/ARRICAM ST, 35 MM, TECHNISCOPE, D-CINEMA (1:2.39)
Tratto da: romanzo omonimo di Ian McEwan (ed. Einaudi)
Produzione: ELIZABETH KARLSEN, STEPHEN WOOLLEY PER NUMBER 9 FILMS
Distribuzione: CINEMA DI VALERIO DE PAOLIS (2018)
Data uscita: 2018-11-15
TRAILER
NOTE
- IAN MCEWAN FIGURA ANCHE TRA I PRODUTTORI ESECUTIVI.
CRITICA
"Oggi li manderemmo da un terapeuta della coppia. Nei primi anni '60 pre rivoluzione sessuale, invece, lei&lui (...) distruggono il matrimonio nel giorno delle nozze (...). Dal celebre romanzo. Al contrario del 'Verdetto', questa volta Ian McEwan sceneggiatore di se stesso precipita nel non-detto ciò che almeno un po' dovrebbe dire, con un epilogo maldestro. La regia d'esordio impazzisce per paesaggi terminali "poetici" e per i primi piani di ottimi interpreti, a partire dalla Ronan, ruvida dolcezza in fotogenica tempra irlandese come il nome Saoirse. Quando manca, il film boccheggia." (Silvio Danese, 'Nazione-Carlino-Giorno', 16 novembre 2018)
"(...) Sulle pagine di McEwan l'amore perduto dei due protagonisti si apriva per accogliere il ritratto di un mondo «prima della rivoluzione» che nel film è affidato però appunto alle didascalie: le musiche che scandiscono il passare dei decenni e sottolineano i tormenti di Florence e Edward, la recitazione affettata di battute che sullo schermo sostituiscono i monologhi interiori dei protagonisti, i comprimari - come i genitori di Florence - ridotti a funzioni delle mentalità dell'epoca con la sua arcigna differenza di classe, o alla successiva caduta dei tabù ormai pienamente accettata negli anni Ottanta. (...) Il melodramma non si muove così mai al di sopra della dichiarazione delle proprie intenzioni, dalla lettera di una pagina scritta che non sa rinascere a nuova vita sullo schermo. (G.BR., 'il Manifesto', 15 novembre 2018)
"È tratto dal romanzo di Ian McEwan questo melodramma ambientato nell'Inghilterra dei primi anni '60, quando le convenzioni sociali pesavano ancora. (...) Film raffinato, ben sceneggiato, struggente, penalizzato, però, dal montaggio. Bravissimi i due amanti." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 15 novembre 2018)