Il film è un insieme di storie ideate da autori diversi, raccontate con la macchina da presa in dieci/quindici minuti, in modo da creare un filo conduttore tra le varie regioni italiane. In una discarica di rifiuti in Calabria, un ragazzo ha raccolto oggetti che non servivano più a nessuno e lì, proprio dove passerà il ponte sullo stretto, si è inventato il suo giardino privato formato da materiali di recupero. Nel Veneto, un presidio formato da operai, casalinghe e pensionati si batte contro l'apertura di una zincheria in un luogo dove si teme siano stati sepolti rifiuti tossici. A Torino, quanti non hanno la possibilità di pagare la parcella a un avvocato si rivolgono ad uno sportello aperto da alcuni legali per difendere legalmente i meno abbienti. In Emilia Romagna, una coppia di scienziati studia da anni le nanopatologie ambientali. Quando viene loro tolto il microscopio elettronico, indispensabile ai loro studi, nella loro lotta per riaverlo coinvolgono politici e industriali responsabili dell'inquinamento della zona. A Napoli i cittadini scendono in strada contro la privatizzazione dell'acqua. Nella campagna pugliese, un uomo, Dunat, dopo aver scavato il suo pozzo è in viaggio per cercare di vendere la sua acqua a chi non ce l'ha. Nella notte catanese, branchi di cani randagi vagano per la città, teneri ma feroci.
SCHEDA FILM
Regia: Marco Berrini, Chiara Bellosi, Nicola Zucchi, Andrea D'Ambrosio, Martina Parenti, Andrea Segre, Alice Rohrwacher, Francesco Cressati, Enrico Cerasuolo, Sergio Fergnachino, Emilia Romagna
Musiche: Marlene Kuntz, Ivan Iusco, Piccola Bottega Baltazar
Montaggio: Esmeralda Calabria
Altri titoli:
Checosamanca - 1.La politica
Durata: 98
Colore: C
Genere: DOCUMENTARIO POLITICO
Specifiche tecniche: DIGIBETA
Produzione: CARLO CRESTO-DINA, ANASTASIA PLAZZOTTA PER ESKIMOSA RAI CINEMA
NOTE
- PRESENTATO ALLA I^ EDIZIONE DI 'CINEMA. FESTA INTERNAZIONALE DI ROMA' (2006) NELLA SEZIONE 'EXTRA'.
CRITICA
"Dieci registi esordienti (o quasi) raccontano sette facce del nostro Paese dove le cose non vanno come dovrebbero. Un modo non scontato di coniugare cinema e impegno sociale, rispettando la voglia di raccontare per immagini (e non per tirate ideologiche) ma anche rivalutando il valore civile dell'impegno politico, senza paura per i suoi buchi neri." (Paolo Mereghetti, 'Corriere della Sera', 16 ottobre 2006)
"Un film politico, anzi sulla politica. Un documentario, ma anche un esperimento, un lavoro collettivo. Tutto questo è 'Checosamanca', un film realizzato da dieci giovani registi italiani che hanno provato a raccontare con il linguaggio del cinema l'Italia di oggi." (Ernesto Assante, 'la Repubblica', 19 ottobre 2006)