Nick Romano è cresciuto nel quartiere situato all'estremo sud di Chicago, senza la presenza di suo padre, un poco di buono condannato alla sedia elettrica. Sua madre, per mantenersi e provvedere a lui, ha dovuto accettare ogni genere di compromesso. Sul giovanotto, però, vegliano da sempre le due personalità più importanti del quartiere: l'ex giudice Sullivan, sull'orlo dell'alcolismo, e la cantante di colore Flora. I suoi due protettori decidono di aiutare il ragazzo, molto talentuoso, a studiare musica perché possa diventare un bravo pianista. Ma a 17 anni Nick viene coinvolto in una rissa e arrestato. Lo libera Charles, un gangster che ha iniziato la madre di Nick alla droga e ora la vuole controllare del tutto. Nick, scoperta la verità, vorrebbe uccidere il gangster ma il giudice Sullivan interviene e in uno scontro a fuoco con Charles lo uccide, rimanendo però ferito gravemente. La madre di Nick viene ricoverata in un centro di recupero per tossicodipendenti e Nick, finalmente libero, può dedicarsi al pianoforte e alla brava ragazza che ha conosciuto e deciso di portare all'altare.
SCHEDA FILM
Regia: Philip Leacock
Attori: Burl Ives - Giudice Bruce M. Sullivan, Shelley Winters - Nellie Romano, James Darren - Nick Romano, Jean Seberg - Barbara Holloway, Ricardo Montalban - Louie Ramponi, Ella Fitzgerald - Flora, Rodolfo Acosta - Max, Philip Ober - Grant Holloway, Jeanne Cooper - Fran, Walter Burke - Wart, Don Easton - Eddie, Joey Fricano - Barney, Roy Jenson - Whitey, Francis De Sales - Magistrato, Michael Davis - Nick da bambino
Soggetto: Willard Motley - romanzo
Sceneggiatura: Robert Presnell Jr.
Fotografia: Burnett Guffey
Musiche: George Duning
Montaggio: Chester W. Schaeffer
Scenografia: Robert Peterson
Arredamento: Armor E. Goetten
Durata: 110
Colore: B/N
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: 35 MM
Tratto da: romanzo di Willard Motley
Produzione: COLUMBIA PICTURES CORPORATION
Distribuzione: CEIAD
CRITICA
"Il film descrive con efficace verismo gli squallidi quartieri popolari di Chicago, presentandone personaggi e ambienti, ma scade nel racconto melodrammatico e pieno di retorica della vicenda. Interpretazione discreta, regia di mestiere." ('Segnalazioni Cinematografiche', vol. 48, 1960)