E' un giorno fortunato quello che ha appena trascorso Lily? Ha ereditato una piccola fortuna dallo zio ma, nello stesso tempo, è rimasta bloccata a letto a causa di spericolati giochi amorosi prima di essere lasciata dal suo boy-friend che si è perdutamente innamorato di una collaboratrice-bomba. Lily, però, non è tipo da abbattersi. Spalleggiata dalle sue due migliori amiche, incassa il colpo e riparte al contrattacco con un solo vero, unico obiettivo: recuperare il suo amato Toto.
SCHEDA FILM
Regia: Florence Quentin
Attori: Catherine Jacob - Lily, Michèle Laroque - Arlette, Garance Clavel - Yolande, Isabelle Candelier - Corinne, Alessandra Martines - Anais, Yvan Le Bolloc'H - Barnabe, Samuel Labarthe - Il kinesiterapista, Serge Hazanavicius - Jean Rene, Marie Collins - L'infermiera, Emmanuel Patron - Il dottore, Julien Guiomar - Guyomard, Jean-Louis Richard - Montalembert, Sophie Tellier - Claire, Stéphane Audran - Gaby, Valerie Decobert - Sonia, Edith Perret - Madame Savart
Sceneggiatura: Florence Quentin
Fotografia: Bruno de Keyzer
Montaggio: Anne Lafarge
Scenografia: Véronique Mélery
Arredamento: Catherine Jarrier-Prieur
Costumi: Catherine Leterrier, Olivier Bériot
Effetti: Frederic Moreau
Durata: 97
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Produzione: GAUMONT, LE STUDIO CANAL+, TF1 FILMS PRODUCTIONS
Distribuzione: WARNER BROS., DANIA FILM (2002)
Data uscita: 2002-11-29
CRITICA
"Tutto il panorama della vita d'ufficio e della femminilità middle class innamorata, si rispecchia in questo lungo aneddoto pluri sentimentale di Florence Quentin, sceneggiatrice della 'Vita è un lungo fiume tranquillo', accusatrice della dittatura della magrezza. Il film furbescamente e piacevolmente si dilunga sull'anedottica, mettendo a confronto spiritose attrici come Catherine Jacob, Alessandra Martines e Stéphane Audran ma alla fine è troppo indulgente verso se stesso, non trova un finale, insiste sui casi della vita amorosa alla Lelouch, ma aggiunge che gli uomini sono mascalzoni". (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 30 novembre 2002)
"Commedia francese al femminile dal cast azzeccato (ma quest'anno oltralpe non sbagliano un colpo?), dove i maschi sono al centro del desiderio ma non del film, condotto con gustosa (auto) ironia da una signora dal tocco light". (Alessio Guzzano, 'City', 2 dicembre 2002)