Due bianchi vecchietti, nonnini di tre dolci fanciullini, raccontano in tono di fiaba il loro primo incontro di tanti e tanti anni prima, il loro innamoramento romantico in circostanze piuttosto fuori dell'ordinario ed il loro matrimonio. Erano i tempi dei buoni sentimenti e delle amicizie sincere. Lui, giovane professore di lettere, disoccupato ed in cerca di lavoro, era rimasto vittima di scherzi pesanti ed un tantino crudeli di una scolaresca femminile (nella quale era stato inserito come supplente), scherzi organizzati da una certa Paola, simpatica ma eccessivamente vivace ed intraprendente. Licenziato per "incapacità didattica" lui e tolta dalla scuola da suo padre, ricco industriale, per totale insufficienza e cattiva disciplina lei, caso vuole che si ritrovino, per volontà di Paola, nella casa di campagna di lei, dove l'uno farà da insegnante privato all'altra. La reciproca simpatia si sviluppa sempre più e porterà i due a convolare a legittime nozze. Nel finale rivediamo i due vecchietti atleticamente abbracciati in un ballo romantico.
SCHEDA FILM
Regia: Aldo Grimaldi
Attori: Al Bano - Marco Allegri, Romina Power - Paola Davis, Francesca Romana Coluzzi - Lorenza, Gegia - La mamma, Claudio Aliotti, Gianni Magni, Anna Mazzamauro, Renzo Montagnani, Gigi Reder, Edmund Purdom
Soggetto: Al Bano
Sceneggiatura: Antonio Cucca
Fotografia: Cristiano Pogány
Musiche: Al Bano
Montaggio: Daniele Alabiso
Scenografia: Maurizio Tognalini
Costumi: Maria Grazia Pera
Aiuto regia: Angelo Vicari
Durata: 90
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: COLORE L.V. DI LUCIANO VITTORI
Produzione: 2000 ROMA CINEMATOGRAFICA
Distribuzione: UNION FILM 1
NOTE
- ESTERNI A ROMA E DINTORNI
- IL FILM HA SUBITO VARIE INTERRUZIONI, PARE PER MOTIVI ECONOMICI.
- INIZIATO DA MAURIZIO LUCIDI E' STATO IN SEGUITO RIPRESO DA GRIMALDI, CHE LO HA TERMINATO.
- PRIMA DI USCIRE SUGLI SCHERMI, AL BANO NE HA VERIFICATO IL MONTAGGIO, AGGIUNGENDO UNA SCENA (QUELLA SULLA SPIAGGIA DESERTA, DOVE CANTA CON ROMINA "CI SARA'") DA LUI STESSO DIRETTA.
CRITICA
"Il film è tollerabile soltanto come racconto rivolto a bambini: le ingenuità le banalità, le incoerenze registiche sono a getto continuo." ('Segnalazioni Cinematografiche', Vol. 97)