Una giovane donna si introduce di nascosto in una pensione e deposita nella stanza dell'uomo che l'ha sedotta e abbandonata un bimbo di pochi mesi. Lui però non ha alcuna intenzione di occuparsi del bambino e per questo lo lascia nella stanza dell'anziano professor Vitoli che, superato l'imbarazzo iniziale, decide di adottarlo e portarlo con sé di nascosto nel collegio femminile in cui fa l'insegnante. Dopo qualche tempo, però, le allieve scoprono il bambino e, entusiaste, si alternano per fargli da improvvisate babysitter. Quando la direttrice lo viene a sapere, licenzia il professore, scatenando la rivellione delle ragazze. La giovane mamma, però, si è pentita, e sta cercando il suo bambino.
SCHEDA FILM
Regia: Giulio Morelli, Léonide Moguy - supervisione
Attori: William Tubbs - Prof. Martino Prosperi, Lia Amanda - Anna, la mamma del bambino, Clelia Matania - Direttrice Sampieri, Augusto Pennella - Il bambino trovato, Checco Durante - Il commissario, Juan de Landa - Don Michele, Jeanine Devigne', Renata Campanati, Vittoria Febbi, Nadina Guiffredi, Giorgio Piemonte, Isa Querio, Tony Lenzoni, Attilio Torelli, Bianca Maria Ferrari, Anna Casini, Lilly Marchi, Pearl D'Ormay, Patricia Deren, Gioia Lombardini, Sonia Marinelli, Ada Mari, Eva Vanicek, Gina Mascetti, Vittoria Crispo, Ugo D'Alessio, Beatrice Mancini, Maria Pia Bernardini, Gino Lenzoni, Felicita Busi, Claudio Ermelli
Soggetto: Léonide Moguy, Jean Guitton
Sceneggiatura: Léonide Moguy
Fotografia: Giorgio Orsini, Guglielmo Garroni - operatore, Roberto Reale - operatore, Luciano Trasatti - operatore
Musiche: Carlo Innocenzi
Montaggio: Dolores Tamburini
Scenografia: Enrico Ciampi
Aiuto regia: Mario Russo, Salvatore Cabasino
Altri titoli:
Il figlio di un altro
100 Little Mothers
L'enfant d'une autre
Colore: B/N
Genere: COMMEDIA
Produzione: ITALIAN INTERNATIONAL FILM PRODUCTION
Distribuzione: CEIAD
NOTE
- DIRETTORE DI PRODUZIONE: LIBERO SOLAROLI.
CRITICA
"Si tratta d'un intreccio convenzionale, svolto piuttosto mediocremente." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 31, 1952).
"Pur portando la firma di Giuseppe Morelli è senz'altro un prodotto moguyano, e come tale, presenta tutti i difetti insiti in questo regista (...). Certa ipocrisia, quel tono scopertamente pedagogico che è l'indispensabile pressuposto di ogni suo film (...) si nota una ricerca forzata di motivi patetici (...) di 'commozione ad oltranza' che (...) ci infastidisce parecchio. Non mancano alcune caratterizzazione riuscite ed alcune situazioni garbate, ma il lavoro è mediocre e assolutamente inutile (...) dal momento che lo stesso Moguy anni fa ne aveva già ricavato un film (...) 'Le mioche' ('Raggio di sole', 1936)." (M. Scaglione, 'Hollywood', 1952).