A New York Lee Simon, giornalista quarantenne, è in un momento delicato della propria vita privata e professionale. La sua attività si svolge nel mondo dello spettacolo, della moda, della società mondana e intellettuale: vorrebbe uscire dalla routine e progetta un romanzo, la cui scrittura però va avanti molto lentamente. Ha anche una sceneggiatura che cerca di sottoporre all'attenzione di molti, tra cui il famoso attore Brandon Darrow che lo porta con sé per un pomeriggio, passato tra un incontro di boxe e un altro con alcune ragazze disponibili, e infine lo liquida, dicendogli di richiamare il suo agente. Lee è sposato con Robin ma il loro matrimonio è in crisi e lui le dice che vuole separarsi. Robin stenta a riprendersi dal duro colpo, finché nello studio di un medico incontra Tony Gardella, produttore televisivo, che la invita ad uscire. I due cominciano a frequentarsi, Tony esorta Robin ad impegnarsi nel settore televisivo, e lei, dopo alcune incertezze, comincia a curare qualche trasmissione, fino ad avere un grande successo. Anche quando Tony le chiede di sposarsi, Robin in un primo momento esita, ma poi si decide e i due poco dopo sono in attesa di un figlio. Lee, invece, non sa bene cosa fare: segue l'attrice Nicole, cerca di avvicinare una modella, comincia una convivenza con Bonnie, ma il giorno stesso in cui lei decide di trasferirsi, lui le dice che non l'ama più, perché attratto da Nola, una giovane attrice. Bonnie prende il manoscritto di Lee e lo getta in mare. Una sera, alla prima del film di un regista di successo intervengono tutti i nomi di successo, e Robin è tra questi. Nelle prime immagini della pellicola, appare in cielo la scritta " help".
SCHEDA FILM
Regia: Woody Allen
Attori: Kenneth Branagh - Lee Simon, Charlize Theron - Supermodella, Melanie Griffith - Nicole Oliver, Judy Davis - Robin Simon, Joe Mantegna - Tony Gardella, Winona Ryder - Nola, Douglas McGrath - Bill Gaines, Maurice Sonnenberg - Dalton Freed, Leonardo DiCaprio - Brandon Darrow, Andre Gregory - John Papadakis, Famke Janssen - Bonnie, Becky Ann Baker - Doris, Michael Kell - Nat, Steve Mellor - Eddie, Gerry Becker - Jay Tepper, Bebe Neuwirth - Nina, Hank Azaria - David, Vladimir Bibic - Direttore della fotografia, Jeff Mazzola - Aiuto regista, Aleksa Palladino - Assistente di produzione, Monique Fowler - Jan, amica di Robin, Craig Ulmschneider - Daniel, assistente di produzione, Erica Jong - Se stessa, Michael Lerner - Dott. Herman Lupus, Greg Mottola - Se stesso, il regista, Donald Trump - Se stesso, Francisco Quidjada - Erno Delucca
Soggetto: Woody Allen
Sceneggiatura: Woody Allen
Fotografia: Sven Nykvist
Montaggio: Susan E. Morse
Scenografia: Santo Loquasto
Arredamento: Susan Kaufman
Costumi: Suzy Benzinger
Effetti: Russell Berg, Ellen Poon, Matt Wallin, Industrial Light & Magic (ILM)
Altri titoli:
Woody Allen Fall Project 1997
Durata: 113
Colore: B/N
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: (1.66 : 1), PANAVISION, TECHNICOLOR
Produzione: JEAN DOUMANIAN PER SWEETLAND FILMS, MAGNOLIA PRODUCTIONS
Distribuzione: CECCHI GORI DISTRIBUZIONE - CECCHI GORI HOME VIDEO
NOTE
- REVISIONE MINISTERO DICEMBRE 1998.
- IL FILM HA 242 INTERPRETI E 5.128 COMPARSE.
- DI CAPRIO, IN UN CAMEO DI 8', DISTRUGGE UNA STANZA CHE SI TROVA ALL'HOTEL STANHOPE.
CRITICA
"Il 28mo film di Woody Allen come regista (qui, come in altre occasioni, non compare come attore) si svolge, come di consueto, sullo sfondo di New York, e mette a fuoco il fenomeno della 'celebrità' nelle sue varie sfaccettature e nelle differenti reazioni che innesca su vari tipi di personaggi. Il piccolo/grande universo di Allen è sempre lo stesso: la società dello spettacolo e quella intellettuale a metà tra impegno e mondanità, un universo dove le parole d'ordine sono, più che il denaro, l'immagine, l'essere in qualche maniera riconosciuti e quindi avere successo. Tutta questa fatica si paga poi in termini di estrema difficoltà nel gestire i rapporti privati e affettivi, nell'incertezza su quale sia la scelta giusta da fare. Il protagonista Lee è una proiezione dello stesso Allen, (oggi 63enne), venti anni prima: i tic, i balbettamenti, le continue indecisioni, il libro da scrivere, i vernissage da frequentare, la dimensione sessuale sempre confusa con quella sentimentale. La scritta 'help' apre e chiude il film. Sembra quindi che Allen voglia chiedere aiuto per i propri problemi senza soluzione. E certo di questa società cultural-mondana Allen denuncia la superficialità, la vacuità, la leggerezza sul piano umano ma, dal lato opposto, la vede ancora come una sorta di rifugio, di luogo in cui si sente protetto e di cui non può più fare a meno." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 127, 1999)