Dopo qualche anno dalla morte di suo marito Jolly, Kay sta per risposarsi con Rupert, un giovane egittologo. Decisa a stabilirsi nella loro casa di un tempo, nel corso dei lavori di restauro vede apparire il fantasma del marito defunto, che inizia a insinuarle seri dubbi sul suo amore per il nuovo fidanzato. La scomoda presenza non aiuterà Kay, che si troverà a dover scegliere tra il futuro marito in carne ed ossa e lo spirito di quello precedente. Ma sarà proprio l'aiuto di sua madre e della sua amica Emily, a darle l'opportunità di aprire gli occhi sull'uomo tanto a lungo idealizzato...
SCHEDA FILM
Regia: Robert Mulligan
Attori: Sally Field - Kay Villano, James Caan - Jolly Villano, Jeff Bridges - Rupert Baines, Paul Dooley - Hugh Kendall, Claire Trevor - Charlotte Banning, Mildred Natwick - Signora Reilly, Dorothy Fielding - Emily, William Prince - Reverendo Hollis, Maryedith Burrell - Signora Newman, Alan Haufrect - Signor Newman, Stephen Elliott - Edgar, Michael Ensign - Billy, Edith Fields - Cameriera, Lee Weaver - Signor King, Lyla Graham - Sig.na Wells, Gene Castle - Invitato al party, Christopher Graver - Ragazzino nel museo, Bernadette Birkett - La madre, Barret Oliver - Il bambino, Robert Miano - Michael, Wolf Muser - Mark, Norman Alexander Gibbs - Roland, Adam Wade - Roscoe, Abraham Gordon - Operaio, Vincent J. Isaac - Corriere, Jude Farese, Jeffrey Lampert
Soggetto: Jorge Amado - romanzo, Bruno Barreto - sceneggiatura
Sceneggiatura: Charlie Peters
Fotografia: Don Peterman
Musiche: Ralph Burns
Montaggio: Sheldon Kahn
Scenografia: Philip M. Jefferies
Arredamento: James L. Berkey
Costumi: Richard La Motte, Aggie Lyon, Arnold Scaasi - per Claire Trevor
Durata: 98
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: 35 MM, PANAFLEX, DE LUXE
Tratto da: ispirato al romanzo "Dona Flor e i suoi due mariti" di Jorge Amado e al film omonimo di Bruno Barreto (1976)
Produzione: 20TH CENTURY FOX, BOARDWALK PRODUCTIONS
Distribuzione: SELVAGGIA FILM (1985) - 20TH CENTURY FOX HOME ENTERTAINMENT
CRITICA
"Nel cinema, fantasmi o materializzazioni hanno avuto quasi sempre fortuna. Basta rammentare l'insuperato modello di 'Harvey'. Qui siamo al terzo incomodo, al marito defunto, ficcanaso, presuntuoso e onnipresente anche in momenti delicati, che instilla forti dubbi nella mente della ex consorte, giovane, ben viva e per di più fidanzata ad un uomo con i piedi per terra. Il fatto è che di quel marito simpaticone, sempre gaio e tutto 'tip-tap', la brava Kay non è mai riuscita a cancellare il ricordo: per farlo e con ciò liberarla, occorreranno la confessione della sua più cara amica (a suo tempo preda anche lei dell'affascinante coreografo) e lo stesso defunto, disposto a uscire per sempre di scena, benché con una immagine ormai appannata, affinché Kay possa felicemente sposarsi. Fine del paradossale 'ménage à trois' (contrariamente a ciò che si vede nel fortunato e migliroe film di Bruno Barreto, anch'esso ispirato al notissimo romanzo di Jorge Amado 'Donna Flor e i suoi due mariti'). Il film di Robert Mulligan è molto meno piccante e punta anche su di una educata parodia della 'middle-class' americana. Si articola sulle basi più classiche della commedia hollywoodiana stile anni '30 e '40, puntando con buon mestiere su momenti brillanti e perfino esilaranti e su battute di buon mordente, ma non evitando qualche stiracchiatura di troppo. La regia è più sciolta e spumeggiante nella prima parte, anche se nella seconda, senz'altro più verbosa, fa spicco il modulo farsesco che è tradotto in buoni effetti. Il clima della vicenda è paradossale e lascia facilmente perdonare alcune fragilità tecniche, qualche stanchezza, e la dilatazione non necessaria di alcune scene". ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 99, 1985)
"Commedia brillante ispirata a 'Donna Flor e i suoi due mariti' di Bruno Barreto. Niente di memorabile ma il divertimento è assicurato." (Magazine tv)