Turiddu, giovane siciliano, torna a casa dopo il servizio militare. Prima di partire amoreggiava con Lola che considerava come una fidanzata: ora è deciso a sposarla al più presto. Egli è profondamente deluso, quando apprende dallo zio che Lola sta per sposare Alfio, ricco carrettiere. Turiddu non manca di dar espressione al suo dolore e al suo dispetto; ma intanto ha occasione d'avvicinare Santuzza, bella ragazza, giovanissima, della quale s'innamora. Lola, benché ormai sia la moglie d'Alfio, sente rinascere in sé il sentimento appassionato, che la legava a Turiddu e, spinta anche da gelosia verso Santuzza, attira a sé l'antico fidanzato e ne fa un amante. Il giorno di Pasqua Santuzza confessa alla madre di Turiddu i suoi rapporti col figliolo, che le vietano di entrare in Chiesa. Ella fa una scena di gelosia a Turiddu e da lui respinta, si vendica informando Alfio della tresca che Turiddu ha con Lola. In omaggio al codice d'onore vigente nel paese, Alfio sfida Turiddu ad un duello, in cui i due avversari combattono senza testimoni ed hanno per arma il coltello. Turiddu viene ucciso.
SCHEDA FILM
Regia: Carmine Gallone
Attori: May Britt - Santuzza, Ettore Manni - Turiddu, Kerima - Lola, Anthony Quinn - Alfio, Virginia Balistrieri - Mamma Lucia, Umberto Spadaro - Zio Brasi, Mario Piazza, Angelo Puglisi, Marcello Bandieramonte, Grazia Spadaro - Zia Camilla
Soggetto: Giovanni Verga - novella
Sceneggiatura: Mario Monicelli, Basilio Franchina, Carmine Gallone, Francesco De Feo, Art Cohn
Fotografia: Karl Struss, Riccardo Pallottini
Montaggio: Rolando Benedetti
Scenografia: Gastone Medin
Arredamento: Corrado Donati
Costumi: Gaia Romanini
Aiuto regia: Anna Gruber
Altri titoli:
Fatal Desire
Durata: 80
Colore: C
Genere: MUSICALE LIRICO
Specifiche tecniche: FERRANIACOLOR
Tratto da: novella omonima di Giovanni Verga
Produzione: EXCELSA FILM
Distribuzione: MINERVA FILM
NOTE
- DIRETTORE DI PRODUZIONE: GIORGIO ADRIANI.
- MUSICHE DI PIETRO MASCAGNI DIRETTO DA OLIVIERO DE FABRIITIS, MAESTRO COLLABORATORE LUIGI RICCI (CANTA TITO GOBBI).
CRITICA
"(...) E' un film di notevole impegno, ma che non offre molto (...). La sceneggiatura è abbastanza curata, ma a volte induge un pò troppo alle esigenze musicali, si che l'azione risulta spesso rallentata e priva di quella vigoria che la trama avrebbe richiesto. Eccettuati Anthony Quinn e Umberto Spadaro, tutti gli altri danno l'impressione di essere fuori posto e fuori tempo nelle loro parti". (A. Albertazzi, "Intermezzo", n. 2 del 31 gennaio 1954)