La prigione di Carandiru, a San Paolo, è la più grande dell'America latina. Un famoso medico deve condurre un programma di prevenzione contro l'aids in questo edificio sovraffollato e diroccato. Abituato alla medicina di alto livello, qui invece non può fidarsi che del suo istinto. Giorno dopo giorno conosce i detenuti, il loro mondo a parte, la loro umanità e voglia di vivere. Si guadagna il loro rispetto e conosce i loro segreti. Attraverso la sua esperienza conosciamo tutta la tragedia sociale che svconvolge il paese fino al 2 ottobre 1992, giorno in cui scoppia la rivolta che termina con un terribile massacro.
SCHEDA FILM
Regia: Hector Babenco
Attori: Luiz Carlos Vasconcelos - Il medico, Milton Gonçalves - Chico, Ivan de Almeida - Ebony, Aílton Graça, Maria Luísa Mendonça - Dalva, Aida Lerner - Rosirene, Rodrigo Santoro - Lady Di
Soggetto: Dráuzio Varella - libro
Sceneggiatura: Victor Navas, Fernando Bonassi, Hector Babenco
Fotografia: Walter Carvalho
Musiche: André Abujamra
Montaggio: Mauro Alice
Scenografia: Clovis Bueno
Costumi: Cristina Camargo
Effetti: Jorge Alberto Ávalos, Tom Cundom, Andre Waller
Durata: 132
Colore: C
Genere: DRAMMATICO GIALLO
Tratto da: libro "Estação Carandiru" di Dráuzio Varella
Produzione: SONY PICTURES CLASSICS
NOTE
- PRESENTATO IN CONCORSO AL FESTIVAL DI CANNES 2003
CRITICA
"Questo girone medievale dentro il quale stavano rinchiusi 7.500 paria in gran parte tossici e malati di Aids è raccontato con una sorta di assurda leggerezza, con una disinvolta alternanza di registri che svariano dalla ritualità di una sacra rappresentazione al melodramma senza disdegnare l'umorismo. L'ibrido, il barocchismo propri del suo autore producono un'opera, sì, che un po' si fatica a sostenere per tre ore ma il cui essere smisurata fa parte della sua personalità". (Paolo D'Agostini, 'la Repubblica', 20 maggio 2003)