Rosario, Stefano, Paolo e Raffaele - quattro amici, giunti alla soglia dei quarant'anni - decidono di provare a relazionarsi seriamente con l'universo femminile: ognuno di loro ha alle spalle esperienze con l'altro sesso che hanno lasciato strascichi e cicatrici, ma potrebbe essere arrivato il momento di comprendere veramente l'altra metà del cielo. I risultati, però, si riveleranno assurdi, comici o addirittura surreali...
SCHEDA FILM
Regia: Gian Paolo Vallati
Attori: Angelo Orlando - Rosario, Luciano Scarpa - Stefano, Alessandro Procoli - Paolo, Massimiliano Franciosa - Raffaele, Emma Nitti, Gian Marco Tognazzi, Elda Alvigini, Lidia Vitale, Nina Torresi, Sara Ricci, Elisabetta Pellini, Elisa Alessandro, Virginia Raffaele
Soggetto: Gian Paolo Vallati, Francesco Alibrandi
Sceneggiatura: Gian Paolo Vallati, Francesco Alibrandi
Fotografia: Raoul Torresi
Musiche: Stefano Micarelli
Montaggio: Andrea D'Emilio
Scenografia: Valeria Paoloni
Costumi: Moris Verdiani
Suono: Michele Antonio Parisi
Altri titoli:
Maschi! ...quello che alle donne non dicono
Durata: 90
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: HD, 35 MM
Produzione: GIAN PAOLO VALLATI PER AXEFILM
Distribuzione: AXEFILM
TRAILER
CRITICA
"Mentre molto cinema italiano è subdolamente misogino, plaudiamo a una commedia apparentemente maschilista. I personaggi femminili vengono presi in giro senza pregiudizi e in fin dei conti questi maschietti sono i primi ad ammettere che non saprebbero vivere senza le donne. Lode ad Angelo Orlando, sottovalutato Woody Allen italiano (anche regista del notevole 'Sfiorarsi', sullo stesso tema) che continua a regalarci perle di dolcissimo umorismo nevrotico perfette per l'idea di commedia finto-maschilista dell'esordiente Vallati. Low budget, titolo da mitica canzone di Elio e le Storie Tese, partenza lenta, poi il film conquista per l'amabilità dei suoi quattro protagonisti." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 7 ottobre 2011)
"'Cara, Ti amo...' di Gian Paolo Vallati punta più sull'ironia, ma non esce dai soliti schemi." (Alessandra De Luca, 'Avvenire', 7 ottobre 2011)