La serie ideata da Tom Kapinos nel 2007, racconta la sregolata vita di Hank Moody, affermato scrittore newyorkese in piena crisi creativa ed esistenziale. Trasferitosi a Los Angeles per seguire la trasposizione cinematografica del suo romanzo "God hates us all", trasformato in una commedia romantica intitolata "A crazy thing called love" in cui i protagonisti "Tom e Katie" strizzano l'occhio alla famosa coppia Tom Cruise-Katie Holmes, Hank tenta di superare il blocco dello scrittore, di sistemare il rapporto con la ex compagna Karen, e di stare accanto alla figlia adolescente Becca. Incapace di trovare una soluzione, sfoga tutta la sua frustrazione nel sesso compulsivo, nell'alcool e nella scrittura di articoli per il blog per "Hell-A. Magazine". Il personaggio 'Hank Moody' ha moltissime analogie con il famoso scrittore Charles Bukowski e con Henry Charles "Hank" Chinaski - il suo alter ego letterario - assiduo bevitore, amante del sesso compulsivo nonché depresso ma carismatico.
SCHEDA FILM
Regia: David Von Ancken, Scott Winant, John Dahl, Bart Freundlich, Ken Whittingham, Michael Lehmann
Attori: David Duchovny - Hank Moody, Natascha McElhone - Karen, Madeleine Martin - Becca Moody, Madeline Zima - Mia Lewis, Evan Handler - Charlie Runkle, Pamela Adlon - Marcy Runkle, Addison Timlin - Sasha Bingham
Soggetto: Tom Kapinos
Sceneggiatura: Tom Kapinos
Fotografia: Michael Weaver
Musiche: Tree Adams, Tyler Bates
Montaggio: Shannon Mitchell, Kevin D. Ross
Scenografia: Eric Weiler, Garreth Stover
Costumi: Peggy A. Schnitzer
Colore: C
Genere: SERIE TV
Tratto da: serie ideata da Tom Kapinos
Produzione: LOU FUSARO PER SHOWTIME, AGGRESSIVE MEDIOCRITY, AND THEN..., TWILIGHT TIME FILMS
NOTE
- IL SUCCESSO DEI PRIMI EPISODI DELLA SERIE È STATO TALE DA PROGRAMMARE SUBITO UNA SECONDA STAGIONE E, DOPO LA VITTORIA DI DUCHOVNY AI GOLDEN GLOBE 2008, ANCHE UNA TERZA.
CRITICA
N.B. I Red Hot Chili Peppers hanno querelato Showtime, la tv via cavo che trasmette la serie, accusandola di aver copiato il nome di una loro popolarissima canzone che dava il nome anche all'omonimo disco uscito nel 1999. Tom Kapinos si è giustificato dicendo di aver già sentito negli anni '70 il termine "Californication" quando sui paraurti delle auto dell'Oregon comparvero gli adesivi con la scritta "Don't Californicate Oregon", e di aver pensato che fosse un titolo fantastico per una serie tv.