L'ex poliziotto di New York Billy Taggart, divenuto detective privato e in cerca di redenzione e vendetta in una città piena di ingiustizie, viene incastrato e coinvolto in uno scandalo dal sindaco Hostetler...
SCHEDA FILM
Regia: Allen Hughes
Attori: Mark Wahlberg - Billy Taggart, Russell Crowe - Sindaco Hostetler, Catherine Zeta-Jones - Cathleen Hostetler, Jeffrey Wright - Carl Fairbanks, Barry Pepper - Jack Valliant, Kyle Chandler - Paul Chandler, Natalie Martinez - Natalie Barrow, Michael Beach - Tony Jansen, Alona Tal - Katy Bradshaw, James Ransone - Todd Lancaster, Griffin Dunne - Sam Lancaster, Britney Theriot - Valerie, Luis Tolentino - Mikey Tavarez, Tony Bentley - Giudice, Andrea Frankle - Procuratore, William Ragsdale - Sig. Davies, Justin Chambers - Ryan, Shawn Elliott - Raul Barea, Chance Kelly - Murdock, Lydia Hull - Sig.ra Rapapport, Ric Reitz - Mitch Rappaport
Sceneggiatura: Brian Tucker
Fotografia: Ben Seresin
Musiche: Atticus Ross, Claudia Sarne, Leo Ross
Montaggio: Cindy Mollo
Scenografia: Tom Duffield
Arredamento: Leonard R. Spears
Costumi: Betsy Heimann
Durata: 109
Colore: C
Genere: THRILLER
Specifiche tecniche: ARRI ALEXA STUDIO/ARRI ALEXA, ARRIRAW (2.8K)/2K, 35 MM/D-CINEMA (1:2.35)
Produzione: MARK WAHLBERG, ALLEN HUGHES, RANDALL EMMETT, STEPHEN LEVINSON PER 1984 PRIVATE DEFENSE CONTRACTORS, BLACK BEAR PICTURES, CLOSEST TO THE HOLE PRODUCTIONS, EMMETT/FURLA FILMS, ENVISION ENTERTAINMENT CORPORATION, LEVERAGE COMMUNICATIONS, NEW REGENCY PICTURES, REGENCY ENTERPRISES
Distribuzione: TWENTIETH CENTURY FOX
Data uscita: 2013-02-07
TRAILER
NOTE
- BRIAN TUCKER FIGURA ANCHE I TRA PRODUTTORI ESECUTIVI.
CRITICA
"Allen Hughes svela la cronaca di una città corrotta, ma con uno stile da vecchio poliziesco, elegante per vetrate, panorami e pistole, ricco di colpi di scena dove tutti sono collusi con tutti. Questo è anche il limite, soprattutto nel finale, di un'operazione che accumula troppi elementi sul copyright di un'infedeltà che porta lontano, anche perché trattasi di Catherine Zeta-Jones. Crowe ingrassa a vista, ma mostra ancora i bicipiti, Wahlberg è tenebroso." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 7 febbraio 2013)
"I critici americani non sono stati teneri con Russell Crowe osservando che, almeno, questa volta (il riferimento è ai 'Misérables') non canta. Tutto il resto, però, lo fa (...) Intrigo da "scuola dei duri" alla Dashiell Hammett (funzionari corrotti, marciume, donne fatali...), più una quota di 'Chinatown', il film di uno dei gemelli detti Hughes Brothers è un intricato labirinto di sottotrame. Cosa non nuova per il genere noir, ma qui particolarmente pasticciata per via di una sceneggiatura sovrascritta e confusa." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 7 febbraio 2013)
"Da 'The Fighter' a 'Ted', dai ruoli drammatici alle parti in commedia, Mark Whalberg si è ritagliato una sicura fama di divo, spesso interpretando personaggi che gli somigliano: di origine modesta, temperamentali e facili a mettersi nei guai, ma ricchi di cuore e capaci di ritornare sulla retta via. Tra l'altro in quanto produttore, Whalberg ha l'intelligenza di scegliere colleghi eccellenti senza preoccuparsi del rischio che possano metterlo in ombra. In 'The Fighter' era Christian Bale, in 'Broken City' è Russell Crowe, mellifluo, corrotto sindaco di una tenebrosa New York dove nulla è come appare; mentre Mark incarna un ex poliziotto riciclatosi come investigatore privato che Russell pensa (sbagliando i conti) di poter tenere in pugno. Avvalendosi di altre incisive presenze, come Catherine Zeta-Jones e Jeffrey Wright, il cast è il vero motivo per cui il thriller si lascia vedere. Per contro la sceneggiatura di Brian Tucker è lacunosa - una figura di sindaco così sarebbe credibile in un film anni '30, non certo oggi - e Allen Hughes, che stavolta firma solo senza il fratello Albert, è uno di quei registi che cercano l'effetto torbido e pesante, e tuttavia restano in superficie." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 7 febbraio 2013)
"Ancora non si sono spenti gli echi della sua interpretazione modestamente canora nei 'Miserabili', che Russell Crowe incarna un nuovo improbabile odioso bastardo, architetto del male con propensione alcolica. Mark Wahlberg invece si ritaglia il ruolo dell'ex poliziotto (visto che è anche tra i produttori) e offre al film muscoli coltivati e faccetta contrita, mentre a Catherine Zeta-Jones spetta il compito della moglie del sindaco, tardivamente illuminata nonostante le sue relazioni pericolose. Natalie Martinez ha mantenuto il suo vero nome, ma non ha messo a frutto le conoscenze acquisite nella serie 'CSI New York', altrimenti avrebbe capito prima con chi aveva a che fare. Barry Pepper, bocca da caricatura, è lo stravagante candidato perbene strapazzato dagli eventi, mentre Jeffrey Wright è il sorprendente capo della polizia. Tutti al servizio di Allen Hughes che ha diretto questa volta in solitaria senza il gemello Albert ('Codice Genesi'). Negli Stati Uniti la critica l'ha ribattezzato «Broken movie», nonostante la fama degli interpreti (due oscarizzati e un nominato). In effetti la sensazione è che nel film qualcosa si sia spezzato e nessuno sia più riuscito a rimettere insieme i cocci." (Antonello Catacchio, 'Il Manifesto', 7 febbraio 2013)
"I gemelli Hughes ('Nella giungla d'asfalto', 'Codice genesi') si dividono ed il solo Allen confeziona un feroce intrattenimento, colmo di cliché ma dannatamente godibile come poliziesco a sfondo morale. Divertente Crowe, bravissima Catherine Zeta-Jones come first lady separata in casa e sempre più incisivo come duro Wahlberg, ex rapper e modello per mutande lanciato da 'Boogie Nights' ancora burbero e «battutaro» come ai tempi di 'The Departed'." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 7 febbraio 2013)
"Regia di Allen Hughes, 'Broken City' è un crime thriller come se ne facevano una volta: giustizieri nella notte e politici corrotti, segreti e bugie, dannazione a mano armata e redenzione a piede libero. Wahlberg è l'uomo comune incastrato in qualcosa più grande di lui, ma il film rischia di fare la stessa fine: se i nostalgici gradiranno nonostante le incongruenze di sceneggiatura, la politica viaggia ormai tre metri sopra queste nefandezze d'antan. Ah, bei tempi..." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 7 febbraio 2013)
"Tambureggiante, ma anche ingarbugliato poliziesco, ambientato in una corrottissima NewYork. (...) Il ritmo c'è, peccato che la storia, con sanguinoso antefatto, abbia troppi passaggi a vuoto. Russell Crowe, pettinato alla gagà, è la caricatura del cattivo." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 7 febbraio 2013)