Due documentaristi raccontano la vita di Calcutta attraverso le testimonianze dei figli delle prostitute che lavorano in uno dei più famosi locali porno della città.
SCHEDA FILM
Regia: Zana Briski, Ross Kauffman
Attori: Shanti Das, Avijit , Suchitra , Manik , Gour , Puja Mukerjee, Tapasi
Soggetto: Zana Briski, Ross Kauffman
Sceneggiatura: Ross Kauffman, Zana Briski
Fotografia: Ross Kauffman, Zana Briski
Musiche: John McDowell
Montaggio: Nancy Baker, Ross Kauffman
Altri titoli:
The Kids of Sonagachi
Durata: 85
Colore: C
Genere: DOCUMENTARIO
Produzione: ZANA BRISKI, ROSS KAUFFMAN
Distribuzione: FANDANGO (2006)
Data uscita: 2006-10-13
NOTE
- OSCAR 2005 COME MIGLIOR DOCUMENTARIO.
CRITICA
"'Born into Brothels', realizzato dalla fotografa Zana Briski e dal montatore Ross Kauffman, ha vinto l'Oscar 2005 come miglior documentario. Se è vero che l'argomento meritava la giusta attenzione, è altrettanto vero che un prodotto di modestissime qualità cinematografiche non può pretendere nulla di più che la gratificazione degli autori. La Briski ha vissuto alcuni anni nei quartieri a luci rosse di Calcutta, accanto alle prostitute e ai loro figli, affascinata da quel mondo disperato. Con felice intuizione la regista ha trasformato i giovani più dotati in fotografi. La sua ostinazione ha dato frutti insperati, alcuni, pochi di quei ragazzi hanno avuto l'opportunità di emergere da un mondo assurdo, corrotto, povero, legato a schemi di vita di assoluta intollerabilità. Purtroppo l'illusione creata in molti di quei giovanissimi talenti è piombata di nuovo nell'oscurità e l'opera della fotografa è stata vanificata da un male endemico: la povertà, che sprofonda intere popolazioni in un abisso di abiezione, che la quotidianità priva di ogni percezione del bene e del male. E quei poveri fanciulli, a migliaia, sono ancora lì." (Adriano De Carlo, 'Il Giornale', 13 ottobre 2006)
"Ideato, prodotto e diretto dalla fotografa Zana Briski e dal filmaker Ross Kauffman, il documentario su chi è nato, come dice il titolo, nei bordelli, in particolare nel quartiere a luci rosse di Calcutta, è stato premiatissimo ovunque, ed ha vinto anche l'Oscar 2005. È un ritratto oggettivo, commosso e mai retorico della generazione allevata nei casini in uno di quei posti detti ai confini del mondo. La Briski, sedotta dagli sguardi, insegna loro a fotografare la realtà e così registra alla fine un lato particolare della loro vita che sta per il conscio e l'inconscio, lo scatto della macchina e l'emozione di un gesto culturale e miracoloso. Il problema sarà poi allevare questi ragazzini e farli studiare, i titoli di coda ci informano: un'umanità dimenticata, come quella di Water, occasione per pensare all' India paese sconosciuto." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 13 ottobre 2006)