Bologna 2 agosto ...i giorni della collera

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ITALIA 2012
Storia di un gruppo di ragazzi di destra che, negli anni Settanta, si dissocia dall'MSI per fondare il gruppo armato N.A.R. (Nuclei Armati Rivoluzionari) e che sarà protagonista di una lunga serie di fatti efferati. Le loro azioni delittuose eseguite tutte a volto scoperto, vengono notate dai servizi segreti deviati che in seguito le utilizzeranno per destabilizzare lo Stato. Uccisioni, rapine, pestaggi saranno all'ordine del giorno. Queste azioni non hanno nessuna logica politica, tanto da essere identificate in seguito come "spontaneismo armato", messo in atto da gruppi giovanili di estrema destra che intendevano passare alla storia come rivoluzionari contro uno Stato democratico e antifascista. Legati alla malavita romana, ai servizi segreti deviati e alla Loggia massonica P2, durante gli anni di piombo furono tra i fautori di quell'atmosfera di terrore e di follia sfociata in una delle stragi più efferate dal dopoguerra, quella della Stazione di Bologna del 2 agosto 1980 che causò la morte di 85 vittime innocenti e 200 feriti.
SCHEDA FILM

Regia: Giorgio Molteni, Daniele Santamaria Maurizio

Attori: Marika Frassino - Antonella de Campo, Giuseppe Maggio - Alverio Fiori, Lorenzo De Angelis - Tiziano Furlani, Roberto Calabrese - Matteo Carolli, Tatiana Luter - Barbara, Luca Biagini - Prof. Massimo Salera, Martina Colombari - Cinzia Cordero, Lorenzo Flaherty - Giudice Dario Damiani, Enrico Mutti - Paolo Corsini, Antonio Serrano - Giudice Torrisi, Marco Di Stefano - Dott. Pigi, Massimiliano Pazzaglia - Dott. Montefusco, Paolo Romano - Colonnello Carrisi, Fabrizio Giannini - Nino Cammaro, Gianni Federico - Claudio, Guglielmo Guidi - Carlo Lambrate, Micol Azzurro - Paola Fabbri, Lina Bernardi - Signora alla stazione, Raffaella Illiceto - Sandra Torrisi, Giovanni Buzzati - Colonnello Parisi, Piero Nicosia - Massimo Maristi

Sceneggiatura: Fernando Felli

Fotografia: Davide Mancori

Musiche: Giovanni Rotondo, Franco Eco - musiche addizionali

Scenografia: Cinzia Lo Fazio

Costumi: Stefano Giovani

Durata: 98

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Produzione: VIRGINIO MORO PER TELECOMP PLANET

Distribuzione: TELECOMP PLANET (2014)

Data uscita: 2014-05-29

TRAILER
CRITICA
"Di questa ennesima pagina nera della «notte della Repubblica» fin qui il cinema non ha mai «azzardato» ricostruzioni (c'era un progetto di Francesco Patierno mai arrivato a compimento), a parte quello del reale. Lo fa ora 'Bologna 2 agosto... I giorni della collera' di Giorgio Molteni e Daniele Santamaria Maurizio che ripercorre a ritroso il clima avvelenato degli anni di piombo, fino alla bomba alla stazione, puntando l'obiettivo sul gruppo neo fascista dei Nar. Una ricostruzione che, attraverso nomi di fantasia, ci immerge subito nella «vita ribelle» di Giusva Fioravanti e Francesca Mambro, alle prese col loro progetto di sovvertire lo Stato con la lotta armata. La prima «prova» è una rapina in un'armeria a cui seguiranno ben più violente prove, fino ad omicidi a sangue freddo, in cui la coppia terrorista dividerà amore e sangue fino all'ultimo respiro. Tracciando però e soprattutto una storia che dice degli stretti rapporti tra l'eversione di destra, i servizi segreti deviati, la P2 di Licio Gelli e la malavita romana della Banda della Magliana. Non a caso il film tenta di guardare al genere - quello dei '70 sicuramente - spingendosi nel tracciato di 'Romanzo criminale' ma senza mai arrivare ad uno sguardo personale che si distacchi dal didascalismo del racconto, dei dialoghi e della recitazione. Basato sugli atti dei processi, come garantisce lo sceneggiatore Fernando Felli - 'Bologna 2 agosto...' è il lodevole tentativo di svelare una delle più intricate e ancora «secretate» pagine della nostra storia. Eppure le buone intenzioni non bastano a dare spessore né ai personaggi, né al film nel suo insieme, né tanto meno alla scoperta della verità che resta quella nota fin qui, così come l'hanno rimandata media e cronache. Mentre lo stile e l'impatto emotivo resta ancorato ai canoni più consumati della fiction televisiva." ('L'Unità', 29 maggio 2014)

"Mambro, Fioravanti, i Nar, Licio Gelli e la strage di Bologna diventano un festival di cliché (delinquenti giovani e bellocci sempre al tavolo da biliardo come in 'Romanzo criminale') e facce da fiction tv (può essere credibile Martina Colombari come giornalista d'assalto?) con nomi e cognomi diversi a evitare grane giudiziarie. La montagna era altissima da scalare ma la spedizione guidata da Molteni e Santamaria Maurizio crolla al primo tornante, raccontando con fretta e superficialità gli anni di piombo dal 1978 al 1985. Finale di irritante ambiguità dove i registi decidono di non prendere posizione, dopo mille allusioni, sulla responsabilità del terrorismo nero riguardo la strage di Bologna del 2 agosto 1980. «I morti sono morti. Perché pensarci ancora?» dice il leader dei Nar con sorrisetto alla fine. Già. E perché farne un film così banale?" (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 29 maggio 2014)

"Ecco come da tragici fatti di cronaca può nascere un film (involontariamente) comico. (...) Mancano solo Totò e Peppino." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 29 maggio 2014)