Poco prima delle vacanze estive, la quindicenne Mia si trasferisce con i genitori nei sobborghi di Zurigo. La ragazza da tempo si sente distante dai suoi genitori e ha il dubbio di essere stata adottata, ma alla sua domanda la madre non risponde, offesa alla sola idea. Anche il suo corpo di adolescente sta subendo delle trasformazioni che la ragazza non vuole accettare. Per alleviare la sua disperazione Mia cerca di distrarsi con il sesso e la droga, ma la natura è più potente. La trasformazione di Mia avanza inesorabilmente facendo emergere l'essere che ha dormito dentro di lei per anni, che sta prendendo il sopravvento.
SCHEDA FILM
Regia: Lisa Brühlmann
Attori: Luna Wedler - Mia, Zoë Pastelle Holthuizen - Gianna, Regula Grauwiller - Gabriela, Georg Scharegg - Michael
Sceneggiatura: Lisa Brühlmann
Fotografia: Gabriel Lobos
Musiche: Thomas Kuratli
Montaggio: Noëmi Preiswerk
Scenografia: Marlen Grassinger
Costumi: Laura Locher
Effetti: Klaus Krall
Durata: 97
Colore: C
Genere: DRAMMATICO FANTASY
Specifiche tecniche: DCP
Produzione: TELLFILM GMBH, ZÜRCHER HOCHSCHULE DER KÜNSTE ZHDK, SCHWEIZER RADIO UND FERNSEHEN, SRG SSR
Distribuzione: WANTED
Data uscita: 2019-06-13
TRAILER
NOTE
- PREMIO CAMERA D'ORO ALICE/TAODUE ALLA XV EDIZIONE DI 'ALICE NELLA CITTÀ' (2017), SEZIONE AUTONOMA E PARALLELA DELLA FESTA DEL CINEMA DI ROMA, NELLA SEZIONE 'ALICE|PANORAMA'.
CRITICA
"(...) Un film molto particolare, che racconta la fase della pubertà attraverso una metafora cinematografica, perfetta per far capire i turbamenti davanti a un periodo così delicato. Bravissima la protagonista." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 13 giugno 2019)
"Esordio nel lungometraggio della regista svizzera Lisa Bruhlmann, 'Blue my mind' è un film di formazione al confine tra realismo e 'fantastico' (nel senso che introduce un elemento assurdo in un contesto noto). (...) Un film dalle grandi ambizioni, attuate solo in parte e che ti lasciano con un senso di appetito insaziato. Dopo la prima impressione, la metamorfosi di Mia (...), metafora trasparente della trasformazione dara gazzina a donna, non è sufficiente. Se l'estetica delle immagini è raffinata, i personaggi mancano di spessore e, ad alcuni, potrebbero risultare sgradevoli." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 13 giugno 2019)
"(...) Piacerà. Per il soggetto (ardita rielaborazione di un mito). E per Luna Weidler che (ci possiamo scommettere) è già pronta per una carriera internazionale. Alla quale certo aspira la regista Lisa Bruhlmann. Tanti auguri. Può farla la svizzerotta. A patto che impari a non mettere troppa carne al fuoco (qui la mette e guasta spesso la favola)." (Giorgio Carbone, 'Libero Quotidiano', 13 giugno 2019)