Carlo fa il fotografo di moda a Milano ma è nato a Rimini ed ha trascorso l'adolescenza sulla Riviera romagnola. Dopo tanto tempo torna nella sua città natale per assistere al matrimonio di un vecchio compagno di scuola. Durante la cerimonia conosce una delle invitate, Nene, una splendida ragazza di 20 anni che gli sembra subito simpatica. La stessa sera, i due salgono a bordo del Blue Line, una sorta di autobus che nel periodo estivo fa la spola tra i vari locali della costa. I due ragazzi stanno cercando una discoteca misteriosa dove è in corso il party per "l'uomo nuovo". Durante la ricerca, però, Carlo e Nene si perdono di vista ma poi si ritrovano in modo inspiegabile nella pineta, dove finalmente si baciano. Un improvviso lampo azzurro sveglia Carlo, che è a bordo di un treno. È stato soltanto un sogno. Ma alla stazione di Rimini, tra gli amici che lo sono venuti a prendere, chi vede?
SCHEDA FILM
Regia: Antonino Lakshen Sucameli
Attori: Andrea Prodan - Carlo "Habibi", Fabrizia Sacchi - Nene, Emilio De Marchi - Blumen, Maddalena Fellini - Madre di Nello, Sonia Grassi - Sophia, Daniele Dainelli - Aquila Uno, Giuseppe Pasculli - Dayal, Raphael Nunez - Raphaelito, Filippo Malatesta - Filippo, Valeriano Cianca - Il padre di Nello, Mauro Bulgarelli - Luigi, Lelia Serra - La madre di Nene, Sandro Ravaldini - Greyhound, Linus - Linus, Lou Pesaresi - Il giornalista, Marco Giorgi - Nello, Nadia Vivaldi - Monique, Enrico Zambianchi - Gianluca, Anna Corrieri - Rossana, Corrado Albani - Uomo nell'ufficio dell'hotel, Luciano Baldazzi - Il padre di Carlo, Patrizia Corazza - La ragazza di Carlo
Soggetto: Antonino Lakshen Sucameli - romanzo
Sceneggiatura: Antonino Lakshen Sucameli
Fotografia: Fabio Cianchetti
Montaggio: Alessandro Cerquetti
Scenografia: Gaspare Dagar Barone
Arredamento: Paola Zamagni
Costumi: Vasudha Evans
Altri titoli:
Inimir
Durata: 88
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: 35 MM
Tratto da: romanzo omonimo di Antonino Lakshen Sucameli
Produzione: ANTONINO LAKSHEN SUCAMELI PER NAVALA PRODUCTIONS
Distribuzione: NAVALA PRODUCTION
CRITICA
"Fragile proprio per inesperienza, mentre altre pellicole allo smaliziato mestiere hanno aggiunto furbizie da far fruttare al botteghino. Avrebbe dovuto il neo-regista affidarsi almeno per i dialoghi e la sceneggiatura alla collaborazione di un buon professionista. E i dialoghi sono appunto di una ingenuità talora disarmante nella loro ansia di volere esprimere filosofia e... assoluto". (Piero Zanotto, 'Rivista del Cinematografo').