Billo il grand Dakhaar

Billo le grand Dakhaar

ITALIA 2008
Billo, un sarto senegalese, si lascia alle spalle, nel suo paese, sua madre, la sua fidanzata e il suo marabut, cioè il suo consulente religioso. Parte per Roma spinto dal desiderio di ampliare le sue conoscenze nel mondo della moda per trovare una migliore collocazione nel mondo, per sé e per i suoi. Dopo molte difficoltà, riesce a trovare degli amici italiani che lo aiutano e tutto comincia ad andare per il meglio. Un giorno poi dal Senegal arriva una telefonata in cui gli si annuncia che tutto è ormai pronto per il suo matrimonio. Manca solo lui....
SCHEDA FILM

Regia: Laura Muscardin

Attori: Billo - Billo, Susy Laude - Laura, Marco Bonini - Paolo 1, Paolo Gasparini - Paolo 2, Paul N'dour - Pap, Carmen de Santos - Fatou, Luisa De Santis - Madre, Rokhaya Soumaré - Diara, Boubacar Bà - Marabout, Lella Costa, Rolando Ravello, Edoardo Leo, Cesare Apolito, Abdoulaye Diakhaté, Paolo Buglioni, Eleonora Mazzoni, Fiorenza Tessari, Adriano Pantaleo, Esther Elisha, Mario De Santis, Alioune Badara Seck

Soggetto: Marco Bonini

Sceneggiatura: Marco Bonini, Mbacke Gadji, Laura Muscardin - collaborazione, Lucilla Schiaffino - collaborazione

Fotografia: Maria Teresa Punzi

Musiche: Youssou N'Dour

Montaggio: Marco Spoletini

Scenografia: Maria Rosa Zito

Costumi: Vera Cozzolino

Durata: 90

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Produzione: YOUSSOU N'DOUR, MARCO BONINI, JACQUES LIPKAU GOYARD & THE COPRODUCERS

Distribuzione: ACHAB FILM DISTRIBUZIONE

Data uscita: 2008-09-19

NOTE
- GIRATO A ROMA E IN SENEGAL (DAKAR E MBOUR).
CRITICA
"L'idea di evidenziare il contrasto fra cultura in chiave di commedia, lasciando sullo sfondo durezza e drammi era indovinata, ma il film ambientato a cavallo dei due paesi è troppo fragile e, paradossalmente, a convincere di meno è la parte italiana." (Alessandra Levantesi, 'La Stampa', 19 luglio 2008)

"Altro film a sfondo reale e portatore di densi contenuti questo che è anche il secondo della regista. (...) Molto apprezzabile il tono antiretorico che però non evita del tutto l'andatura goffa e didascalica." (Paolo D'Agostini, 'la Repubblica', 19 settembre 2008)