Big Daddy - Un papà speciale

Big Daddy

USA 1999
Sonny Koufax è un trentenne ancora indeciso su cosa fare nella vita. Esasperata, la fidanzata Vanessa lo lascia. Una mattina a casa di Sonny viene accompagnato per errore Julian, un bambino di cinque anni. Dopo i primi momenti di incertezza, Sonny fa rimanere il piccolo a casa. Lo porta da Vanessa e vede che lei sta già con un altro. Vorrebbe restituirlo ma gli dicono di aspettare. Allora lo tiene con se e cerca di organizzare la vita di tutti e due. Telefona al padre, avvocato in Florida, per avere un aiuto ma la frattura tra i due è ancora molto forte. A scuola Julian combina guai e viene mandato via. Finché un giorno arriva l'assistenza sociale: Sonny è accusato di essersi spacciato per un altro, e il bambino viene subito prelevato con grande disperazione di tutti e due. Quando arriva il giorno dell'udienza per l'affidamento, in tribunale c'è anche il padre di Sonny che, da avvocato, interroga il figlio; e c'è anche Kevin, che afferma di essere lui il padre di Julian. E a lui la Corte lo affida. Un anno, tre mesi, sei giorni dopo si festeggia il compleanno di Sonny. Lui è sposato con Leila, hanno un bambino. Julian sta con il papà e la mamma Corinne.
SCHEDA FILM

Regia: Dennis Dugan

Attori: Adam Sandler - Sonny, Joey Lauren Adams - Layla, Jon Stewart - Kevin, Cole Sprouse - Julian, Josh Mostel - Signor Brooks, Leslie Mann - Corinne, Allen Covert - Phil, Rob Schneider - Fattorino, Joseph Bologna - Signor Koufax

Soggetto: Steve Franks

Sceneggiatura: Steve Franks, Tim Herlihy, Adam Sandler

Fotografia: Theo van de Sande

Musiche: Teddy Castellucci

Montaggio: Jeff Gourson

Scenografia: Perry Andelin Blake

Altri titoli:

Guy Gets Kid

Durata: 95

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Produzione: SIDNEY GANIS, JACK GARRAPUTO PER JACK GARRAPUTO PRODUCTIONS, OUT OF THE BLUE

Distribuzione: COLUMBIA TRISTAR FILMS ITALIA (1999) - COLUMBIA TRISTAR HOME VIDEO

CRITICA
"Diretto da Denis Dugan con l'estro creativo di un telefilm medio, 'Big Daddy', è il genere di storia dove i bambini sono straordinariamente simpatici (e belli), gli adulti eccezionalmente comprensivi e tutti finiscono per farsi un sacco di bene. È anche il genere di film, però, che ti dimentichi due ore dopo averlo visto". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica, 7 dicembre 1999)