TRAMA CORTA
Betty è una cameriera di un locale di Kansas City che sogna di fare l'infermiera. Quando suo marito viene ucciso da due spacciatori di droga, rimane scioccata e si convince di essere la fidanzata del dottor Ravell, un personaggio della sua soap opera preferita. Decisa ad incontrarlo, va a Los Angeles per cercare l'ospedale dove lui lavora, poichè non si rende conto che sia l'ospedale, sia il dottore, sono invenzioni televisive. Nel frattempo i due killer del marito la inseguono, per riprendersi la droga che è stata loro rubata.
TRAMA LUNGA
Cameriera nella sperduta cittadina di Fair Oaks nel Kansas, Betty segue con passione le 'soap opera', mentre il marito Del, inetto venditore di automobili, la tratta come una schiava e dimentica persino il suo compleanno. Una notte, mentre sta guardando la registrazione della puntata quotidiana di 'Una ragione per amare', Betty resta rapita dal protagonista, il dott. David Ravell, mentre dice di sapere che 'là fuori' c'è una persona speciale che l'aspetta. Convinta di essere la destinataria delle parole, Betty quasi non si accorge che nella stanza accanto il marito è preso di mira da due killer, Charlie e Wesley, che prima lo terrorizzano poi lo uccidono. In preda ad un forte trauma psichico, Betty si trasforma in un'infermiera intenzionata a riunirsi all'amore della sua vita, il dott. Ravell, abbandonato sei anni prima. Così lascia il Kansas al volante di una Buick presa nel parco macchine del marito: sfortuna vuole che sia proprio quella che cercano i killer, per recuperare una partita di droga nel bagagliaio. Arrivata a Los Angeles in cerca di Ravell, Betty viene aiutata da una nuova amica, Rose, che l'ospita a casa sua e cerca di farle aprire gli occhi. Contro ogni previsione, nel corso di una serata di gala, Betty riesce ad avvicinare George, l'attore che interpreta David, e poi ad uscire con lui. Continuando con candore a chiamarlo David, Betty supera la diffidenza di George: il quale finalmente la invita sul set ad interpretare un ruolo nella soap-opera. Betty non capisce più niente, scappa, torna a casa di Rosa per fare la valigia. Arrivano in quel momento i due killer, e dal Kansas anche lo sceriffo e un giornalista. Le spiegazioni sono difficili, e ben presto il nervosismo esplode. Lo sceriffo uccide Wesley, che è il figlio di Charlie. Questi, dopo avere dichiarato a Betty di amarla, cerca di andare via, ma viene colpito a morte. Passato il momento brutto, George parla di nuovo con Betty e le chiede di tornare sul set. Stavolta Betty accetta, interpreta molti episodi della soap, ha successo ed è felice. Eccola godersi una colazione in piazza S.Maria in Trastevere a Roma.
SCHEDA FILM
Regia: Neil LaBute
Attori: Renée Zellweger - Betty Sizemore, Morgan Freeman - Charlie, Chris Rock - Wesley, Greg Kinnear - Dr. David Ravell/George Mccord, Aaron Eckhart - Del Sizemore, Tia Texada - Rosa, Crispin Glover - Roy, Pruitt Taylor Vince - Ballard, Allison Janney - Lyla Branch, Kathleen Wilhoite - Sue Ann, Jack Jacobson, Elaine Corral-Kendall, Lesley Woods - La nonna, Elizabeth Mitchell - Chloe, Susan Barnes - Darlene, Harriet Sansom Harris - Ellen, Sung Hi Lee - Jasmine, Steven Gilborn - Blake, Janny Gago - Mercedes, Sheila Kelley - Joyce, Matthew Cowles - Merle, Wayne Tippit - Doctor, Cynthia Martells, Kevin Rahn - Amico 1, Steven Culp - Amico 2, Deborah May - Gloria Walsh, Tina Smith - Cameriera, Paul Threlkeld, Joshua Dotson, Kelwin Hagen - Deputato, Steve Franken - Amministratore, George Wallace - Il nonno, Laird Macintosh - Dr. Lonnie Walsh, Alfonso Freeman - Er Doctor, Dona Hardy - La paziente, Michael Murphy - Il guardiano dello studio, José Vásquez - Membro della gang, Mike Kennedy - Il cuoco, Irene Olga Lopez - La madre di Rosa
Soggetto: John C. Richards
Sceneggiatura: James Flamberg, John C. Richards
Fotografia: Jean-Yves Escoffier
Musiche: Rolfe Kent
Montaggio: Steven Weisberg, Joel Plotch
Scenografia: Charles Breen
Costumi: Lynette Meyer
Effetti: Liz Anderson, Rick Bongiovanni
Durata: 110
Colore: C
Genere: THRILLER COMMEDIA
Produzione: AB'-STRAKT PICTURES, PROPAGANDA FILMS, IMF
Distribuzione: UIP - DVD UNIVERSAL (2002)
Data uscita: 2001-11-23
NOTE
- PREMIO ALLA SCENEGGIATURA AL FESTIVAL DI CANNES 2000.
CRITICA
"Perchè questo film sciocchino mi è apparso irresistibile, divertente commovente? Prima di tutto perchè sono appassionata di soap opera (...). Poi perchè la storia è condotta molto bene (...) e soprattutto perchè gli attori sono meravigliosi. (...) Qui c'è una specie di Doris Day moderna, carina e luminosa, innocente come Biancaneve, che attraversa avventure insignificanti, tragedie sanguinose, delusioni e spaventi con la grazia ferita di una perdente destinata a vincere." (Natalia Aspesi, 'D di Repubblica', 13 marzo 2001)
"'Betty Love' è di Neil LaBute, urticante autore di 'Nella società degli uomini' e 'Amici & vicini', che qui dirige per la prima volta un copione non suo. (..) Con tante figure divise fra orrore e idiozia, è inevitabile pensare ai Coen e a Tarantino. Ma zigzagando fra realtà e finzione, la black comedy di LaBute sfiora 'Truman Show' e 'Ed Tv'. Metafora di ogni dipendenza e di ogni fuga dalla realtà, la schizofrenia della candida Betty allude a quella dissociazione di massa che chiamiamo consumismo. E a tutte le realtà virtuali create per evitare i problemi reali svicolando in mondi paralleli. 'Patrie' immaginarie nelle quali, più che rifugiarsi, ritrovarsi". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 26 novembre 2001)
"Gran fustigatore dei costumi americani in film come 'Nella società degli uomini' e 'Amici & vicini', LaBute lascia da parte il realismo per una commedia metaforica e sorridente (...) Tuttavia, 'Betty Love' non va scambiato per un film di pura evasione. LaBute innesca un segnale d'allarme contro lo strumento più (falsamente) compensativo di questa realtà poco edificante, la televisione, mostrando la parte preponderante che il piccolo schermo tende ad assumere nella vita delle persone. Fino a sostituire la realtà virtuale a quella quotidiana, incluso l'amore". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 25 novembre 2001)
"'Betty Love', commedia vista al Festival di Cannes 2000, film carino sulla potente influenza della soap opera televisiva e sulla forza dei sogni che aiutano a vivere, è brillante, crudele, ha una bella protagonista femminile, ha un bel personaggio di giovane nero violento e quasi pazzo alla Tarantino; ma non è certo l'opera più accomodante e convenzionale diretta da Neil LaBute dopo gli aspri sarcastici 'In compagnia degli uomini' e 'Amici e vicini'". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 23 novembre 2001)
" 'Betty Love' forse avrà meno successo di Bridget Jones, ma è più interessante e la protagonista, Renée Zellweger, è più brava che nel film del suo trionfo. (...) Finale da scoprire, con humour, risvolti neri e rosa". (Giovanna Grassi, 'Il Corriere della Sera', 7 dicembre 2001)