A Cincinnati, il giovane Kevin Dillon, affetto da una rara sindrome, e sua madre Gwen si trasferiscono nella casa accanto a quella dove Maxwell Kane abita con gli anziani nonni. Max ha 13 anni e l'aspetto di un gigante, è lento a scuola, ha poco coraggio e non riesce ad adattarsi. Max e Kevin sono degli esclusi che, incontrandosi, si costruiscono una nuova vita. Insieme partono alla ricerca della grandezza e del bene guidati dal nobile spirito di Re Artù e dei suoi Cavalieri della Tavola Rotonda. In un bar difendono una donna picchiata da un uomo, di notte recuperano una borsa rubata ad un'altra donna. Alla mensa della scuola, Kevin si sente male: in ospedale, gli viene diagnosticato ancora un anno di vita. Il padre di Max esce dalla prigione in libertà vigilata, va a trovare il figlio e ricomincia a picchiarlo. Max lo accusa di aver ucciso la mamma, lui si infuria e di nuovo viene messo dentro. Arriva Natale e, dopo essere stati allegramente insieme ai vicini per il cenone, Kevin e la madre tornano a casa. Nella notte Kevin ha un altro attacco, e stavolta muore. Colpito nel profondo, Max comincia a pensare, scrive sulle pagine bianche del libro lasciatogli da Kevin che finisce con l'indicazione della tomba di Re Artù non ancora morto.
SCHEDA FILM
Regia: Peter Chelsom
Attori: Harry Dean Stanton - Nonno di Maxwell, Gena Rowlands - Nonna di Maxwell, Elden Henson - Maxwell Kane, Douglas Bisset - Il barbone, Joseph Perrino - Blade, Gillian Anderson - Loretta Lee, Kieran Culkin - Kevin Dillon, Jenifer Lewis - Signora Addison, Sharon Stone - Cwen Dillon, James Gandolfini - Kenny Kane
Soggetto: Rodman Philbrick
Sceneggiatura: Charles Leavitt
Fotografia: John de Borman
Musiche: Trevor Jones
Montaggio: Martin Walsh
Scenografia: Caroline Hanania
Costumi: Marie-Sylvie Deveau
Effetti: Michael Kavanagh
Durata: 100
Colore: C
Genere: METAFORA
Tratto da: romanzo "Freak the Mighty" di Rodman Philbrick
Produzione: JANE STARTZ, SIMON FILEDS PER CHAOS PRODUCTIONS - MIRAMAX FILMS - SCHOLASTIC PRODUCTIONS
Distribuzione: CECCHI GORI GROUP - CECCHI GORI HOME VIDEO
CRITICA
"Patetico, sotto tutti i punti di vista, melodramma buonista, tratto da un romanzo altrettanto zuccheroso, che sventola la bandiera dei diversi senza riuscire a commuovere chi non sia particolarmente versato per le lacrime. La presenza sbiadita di Sharon Stone è un'autentica beffa: ha una particina di dieci minuti durante i quali non si toglie neanche l'orologio". (Massimo Bertarelli, 'Il giornale', 22 gennaio 2001)