La scrittrice Catherine Tramell è ancora una volta nei guai con la giustizia, questa volta a Londra. Scotland Yard assegna il suo caso allo psicologo criminale Andrew Glass che ha il compito di valutarla. Andrew potrebbe essere finalmente l'uomo giusto. Catherine, però, riesce a coinnvolgere anche lui, come ha già fatto con Nick Curran, in un rischioso gioco di seduzione...
SCHEDA FILM
Regia: Michael Caton-Jones
Attori: Sharon Stone - Catherine Tramell, David Morrissey - Dr. Andrew Glass, Charlotte Rampling - Milena Gardosh, psicologa, David Thewlis - Roy Washburn, Hugh Dancy - Michael Tower, Anne Caillon - Laney Ward, Stan Collymore - Kevin Franks, Iain Robertson - Peter Ristedes, Peter Smith, Lydia Watkins, Dee Gaynor, Kata Dobo', Keith How, Robert Dearle, Michael Norton, Peter Rnic, Alexandra Staden, Vee Vimolmal, Robert Clarke (III), Flora Montgomery
Soggetto: Joe Eszterhas, Leora Barish, Henry Bean
Sceneggiatura: Leora Barish, Henry Bean
Fotografia: Gyula Pados
Musiche: John Murphy, Jerry Goldsmith
Montaggio: John Scott (II)
Scenografia: Norman Garwood
Costumi: Beatrix Aruna Pasztor
Effetti: Dave Eltham
Durata: 113
Colore: C
Genere: THRILLER
Tratto da: personaggi creati da Joe Eszterhas
Produzione: MORITZ BORMAN, MARIO KASSAR, ANDREW G. VAJNA PER C-2 PICTURES, INTERMEDIA FILMS, SONY PICTURES ENTERTAINMENT, IMF, KANZAMAN S.A.
Distribuzione: WARNER BROS. ITALIA
Data uscita: 2006-03-31
NOTE
- SEQUEL DEL FILM "BASIC INSTINCT" DIRETTO NEL 1992 DA PAUL VERHOEVEN.
CRITICA
"Ce ne sono state altre prima di Sharon Stone di fulgide, potentissime star del cinema che in realtà, a conti fatti, non ci hanno dato poi così tante interpretazioni di qualità memorabile (quante occasioni davvero importanti hanno avuto Sean Connery o Sophia Loren?). Ma nel caso di Sharon la sproporzione è particolarmente notevole: a parte 'Casinò' di Martin Scorsese che cosa rimane impresso nella memoria della sua carriera di attrice? La star, invece, occupa già un posto forse pari a quello di Marilyn Monroe." (Paolo D'Agostini, 'la Repubblica', 31 marzo 2006)
"A nome dei cinéfili intelligenti - ribadiamo intelligenti, non addottrinati o militanti - indirizziamo questa nostra (recensione) all'ultima star in circolazione, femme fatale a pieno titolo persino alla soglia dei cinquant'anni. Gentile Signora Sharon, continuiamo a non curarci di coloro che vorrebbero istruire il dibattito sulle sue qualità recitative: lei resta inimitabile e divina a prescindere, perché il cinema agisce in un territorio mitico-simbolico a statuto (artistico) speciale. Continuiamo altresì a considerare 'Basic Instinct' del '92 un ottimo thriller, capace, tra l'altro, di segnare in profondità lo stile e il gusto del cinema americano di fine secolo. Siamo consci, per di più, che le leggi del marketing hanno una loro logica stringente e che prendere di petto il sequel è stata, in fondo, una missione perfettamente in linea con le aspettative di tutti gli officianti. Non pretendevamo, insomma, che 'Basic Instinct 2 - Risk Addiction' risultasse credibile come un documentario sui pinguini ai gadget del filone e facesse razzia di Oscar, Leoni o Palme. Ciò detto e sottoscritto, dobbiamo assolutamente dirle che dall'accanito corpo a corpo col prototipo solo il suo carisma riesce a sopravvivere: ammaccato, smagrito, rifatto, attraversato da un'ombra d'impalpabile di autoironia, ma splendido-splendente proprio nell'impari sfida contro il film che produttori e sceneggiatori le hanno cucito addosso con imperdonabile perfidia." (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 1 aprile 2006)