Basic

CANADA 2003
L'agente Hardy, diventato agente della narcotici dopo essere stato nell'esercito, è chiamato a investigare sulla scomparsa, nel corso di un uragano, del leggendario sergente istruttore West, temuto ed odiato, e dei cadetti delle Forze speciali con cui stava facendo delle esercitazioni in un campo di addestramento a Panama. Vengono trovati solo due superstiti che, però, non hanno intenzione di collaborare con il capo della polizia militare di Fort Clayton, il capitano Julia Osborne. Man mano che le indagini vanno avanti, affiorerà la verità nascosta dientro una realtà solo apparente.
SCHEDA FILM

Regia: John McTiernan

Attori: John Travolta - Agente Tom Hardy, Samuel L. Jackson - Sergente istruttore Nathan West, Connie Nielsen - Capitano Julia Osborne, Giovanni Ribisi - Levi Kendall, Nick Loren - Tenente Choppa, Roselyn Sanchez - Nunez, Brian Van Holt - Raymond Dunbar, Timothy Daly - Colonnello Bill Styles, Taye Diggs - Pike, Cristián de la Fuente - Castro, Harry Connick Jr. - Dr. Pete Vilmer, Chris Byrne, Dash Mihok - Mueller

Soggetto: James Vanderbilt

Sceneggiatura: James Vanderbilt

Fotografia: Steve Mason

Musiche: Klaus Bedelt

Montaggio: George Folsey Jr.

Scenografia: Dennis Bradford

Costumi: Kate Harrington

Effetti: Pixel Magic, Damfx, Big Red Pixel, Makeup Effects Laboratories Inc., Conrad V. Brink Jr.

Altri titoli:

Formation Extreme

Durata: 98

Colore: C

Genere: THRILLER DRAMMATICO

Produzione: COLUMBIA PICTURES, INTERMEDIA FILM EQUITIES LTD., ORBIT ENTERTAINMENT GROUP, PHOENIX PICTURES

Distribuzione: MEDUSA DISTRIBUZIONE

Data uscita: 2003-10-31

NOTE
- GIRATO NEL CAMPO DI AVIAZIONE IN DISUSO 'CECIL FIELD' A JACKSONVILLE IN FLORIDA.

- CONSULENTE TECNICO MILITARE: SERGENTE CAPO CHARLES FAILS.
CRITICA
"Il livello di questo 'thriller postmoderno' è notevole. John McTiernan, uno che ha ridefinito i parametri del film d'azione ('L'inferno di cristallo'), conserva il suo straordinario senso della gestione dello spazio; in più, realizzando questa volta un film sul punto-di-vista, portando il concetto al limite estremo. Non soltanto, infatti, mostra punti-di-vista diversi sugli stessi eventi; è la stessa macchina da presa a farsi narratore principale della storia, insegnandoci a valutare testimonianze e comportamenti dei vari personaggi più per la posizione occupata da questi nell'inquadratura che per il loro senso apparente. Con la mediazione di John Travolta, il film promuove lo spettatore a detective, conducendolo attraverso una sceneggiatura a cassetti e obbligandolo a interrogarsi sul senso - sul funzionamento - stesso delle immagini." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 1 novembre 2003)

"Il film mixa Kurosawa e il genere Usa da corte marziale e dopo molti, forse troppi, colpi di scena moltiplica i punti di vista, prendendo però la via di un finale perbenista che salva le istituzioni, ma solo dopo aver accusato le operazioni militari di portare in dote sempre e comunque la violenza e la menzogna." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 8 novembre 2003)

"Non c'è da illudersi, non è un exploit del thriller militare, non è neanche una bufala. Mantiene quello che promette, un paio d'ore di fiction cinematografica nel genere 'uomo vero col segreto chiuso in me' (... ) Il regista di 'Inferno di cristallo' è un actioner di classe quando vuole, ma in questo caso si guadagna da vivere e non si spreca. Come sempre Travolta è sottoutilizzato, mentre spicca Ribisi, volto che merita di più." (Silvio Danese, 'Il Giorno', 1 novembre 2003)

"Il thriller nell'esercito (a esempio 'Il Presidio' con Sean Connery o 'La figlia del generale') è spesso interessante, per almeno due ragioni: il rituale quotidiano dei personaggi e la presunzione d'innocenza d'un ambiente teoricamente inappuntabile, che dà al crimine un sovrappiù di trasgressione. Questi elementi sono presenti in 'Basic'. Ma il film è scritto dallo sceneggiatore-produttore James Vanderbilt secondo diversi punti di vista che ripetono con variazioni lo stesso episodio notturno avvenuto sotto il diluvio tra voci urlanti o concitate: così si ottiene un effetto ripetitivo monotono e nello stesso tempo si capisce poco, tanto che la sorpresa finale è poco apprezzabile. Unica consolazione, John Travolta: brillante e oltraggioso, spiritoso e seducente, molto allenato in palestra e dimagrito di dieci chili." (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 2 novembre 2003)