James Ferraday, comandate di un sommergibile nucleare americano, il Tigerfish, riceve l'ordine di portare soccorso a una stazione metereologica inglese situata al Polo Nord - la base artica Zebra - dalla quale sono giunti deboli, ma continui segnali d'aiuto. Costretto ad imbarcare due civili, David Jones e Boris Vaslov, e un gruppo di marines agli ordini del capitano Leslie Anders, Ferraday ha ragione di ritenere che si tratti di qualcosa di più di una missione di salvataggio: i suoi sospetti hanno conferma quando, in seguito a un incidente dovuto a sabotaggio durante la navigazione sotto i ghiacci polari, Jones e Vaslov gli rivelano di essere due agenti del servizio segreto britannico. Raggiunta finalmente la base, Ferraday e gli altri la trovano completamente distrutta, mentre i due soli uomini sopravvissuti non sono in grado di dare spiegazioni...
SCHEDA FILM
Regia: John Sturges
Attori: Rock Hudson - James Ferraday, Ernest Borgnine - Boris Vaslov, Patrick McGoohan - David Jones, Jim Brown - Capitano Leslie Anders, Tony Bill - Russell Walker, Lloyd Nolan - Garvey, Alf Kjellin - Colonnello Ostrovsky, Gerald S. O'Loughlin - Bob Raeburn, Ted Hartley - Jonathan Hansen, Murray Rose - George Mills, Ron Masak - Paul Zabrinczski, Sherwood Price - Edgar Hackett, Lee Stanley - Martin Mitgang, Joseph Bernard - Jack Benning
Soggetto: Alistair MacLean, Harry Julian Fink
Sceneggiatura: Douglas Heyes, W.R. Burnett - non accreditato, W.R. Burnett
Fotografia: Daniel L. Fapp
Musiche: Michel Legrand
Montaggio: Ferris Webster
Scenografia: George W. Davis, Addison Hehr
Effetti: Earl McCoy, Henry Millar Sr., Ralph Swartz, Joseph McMillan Johnson
Durata: 175
Colore: C
Genere: AVVENTURA
Specifiche tecniche: 35 MM, SUPERPANAVISION, METROCOLOR
Tratto da: romanzo di Alistair MacLean
Produzione: MARTIN RANSOHOFF PER FILMWAYS PICTURES, METRO-GOLDWYN-MAYER (MGM)
Distribuzione: MGM - MGM HOME ENTERTINMENT
CRITICA
"E' un film spettacolarmente avvicnente, diretto in modo asciutto ed esperto e interpretato con discreto mestiere. Sequenze tipiche del 'genere' si alternano ad altre quasi documentarie, suscitando eguale interesse. Suggestiva la scenografia, impeccabile il ritmo." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 66, 1969)