Un intellettuale nero uscito dalle migliori scuole fa l'autore per un network nazionale. Respinta una sua proposta per una sit-com di tipo familiare, pensa a un nuovo modo di presentare il "minstrel show", quello spettacolo di varietà in cui attori bianchi sono truccati da neri. Scriverà uno show in cui sono i neri a scurirsi ancor di più le facce ottenendo un grande successo che, però, avrà serie ripercussioni sulla vita di tutti.
SCHEDA FILM
Regia: Spike Lee
Attori: Damon Wayans - Pierre Delacroix, Savion Glover - Manray, Jada Pinkett Smith - Sloan Hopkins, Tommy Davidson - Womack, Michael Rapaport - Dunwitty, Thomas Jefferson Byrd - Honeycutt, Paul Mooney - Junebug, Sarah Jones - Dot, Gillian Iliana Waters - Verna, Susan Batson - Orchid Dothan, Dormeshia Sumbry - Topsy
Soggetto: Spike Lee
Sceneggiatura: Spike Lee
Fotografia: Ellen Kuras
Musiche: Terence Blanchard
Montaggio: Samuel D. Pollard
Scenografia: Victor Kempster
Costumi: Ruth E. Carter
Effetti: Steven Kirshoff
Durata: 135
Colore: C
Genere: DRAMMATICO COMMEDIA
Produzione: 40 ACRES & A MULE FILMWORKS
Distribuzione: EAGLE PICTURES
Data uscita: 2002-10-11
NOTE
- PRESENTATO IN CONCORSO AL FESTIVAL DI BERLINO 2001
CRITICA
"Spike Lee sfida i 'fratelli' nel sottolineare che il mondo della gente di colore, ormai frantumato in posizioni contrastanti, non è più capace di reagire in maniera solidale alla supremazia dei bianchi. A 'Bamboozled' si può insomma riconoscere un notevole valore documentario e politico, ma come film risulta discutibile". (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 13 febbraio 2001)
"L'idea semiologica del film è quasi geniale e comprende brani documentari assai istruttivi ed efficaci, peccato solo che Lee poi allunghi la materia con un triplo finale. Ma la preparazione dello show kitsch è molto godibile, l'audience sale anche se c'è chi protesta contro il neo razzismo, innescando una serie di tragedie di cui la primaria, avverte Lee, è oggi la scarsa coesione tra gli afroamericani". (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 12 ottobre 2002)
"Come spesso accade a Lee, le parti più interessanti e provocatorie del film sono quelle in cui ha meno il controllo ideologico, sennò rischia il teorema. Ma il film è comunque di una intelligenza politica ed estetica infinitamente superiore alla media americana di oggi". (Emiliano Morreale, 'Film Tv', 22 ottobre 2002)
"Il titolo originale era 'It's showtime' (si va in scena), col sottotitolo 'Bamboozled', gergale prelevato da un monito di Malcolm X: 'Siete stati imbambolati'. E' un libello satirico, con finale tragico, sulla nascita dell'ipocrisia 'negra' nel mondo della televisione e dello showbusiness americani. Lee, che è insieme autore di film di denuncia di ingiustizia razziale e fustigatore delle debolezze dei neri americani, riesce a farci comprendere la natura di quell'ipocrisia". (Silvio Danese, 'Il Giorno', 11 ottobre 2002)