Nel pianeta dominato dal dittatore Skroob, che vive in una straordinaria metropoli tutta cupole bianche, c'è un problema da affrontare: l'aria sta per mancare ed un gruppo di fidi, comandati da Lord Dark Helmet, parte sullo Spacelab One per andare a catturarne il massimo possibile a Druidia, un altro lontano pianeta, governato dal saggio re Roland. Gli inviati di Skroob pensano però che sia meglio e più redditizio rapire Vespa, la bella principessa di Druidia, per poi farsene pagare il riscatto con una ricca dose di aria fresca. La ragazza, che sta per sposare un principe mezzo scemo, si allontana su di un razzo con la sua devota ancella-robot. Toccherà rintracciarla a Stella Solitaria, un avventuriero galattico che, accompagnato da Rutto e viaggiando su di un camper spaziale, avrà la meglio su nemici e trucibaldi vari. Stella Solitaria scoprirà di essere di stirpe reale, il che gli consentirà di prendere il posto del principe giusto al momento della celebrazione delle nozze nel palazzo del re Roland, dove tutti vogliono vivere in pace, respirando liberamente aria purissima.
SCHEDA FILM
Regia: Mel Brooks
Attori: Mel Brooks - Skroob/Saggio Yogurt, John Candy - Rutto, Rick Moranis - Lord Dark Helmet, Bill Pullman - Stella Solitaria, Daphne Zuniga - Principessa Vespa, George Wyner - Colonnello Sandurz, Dick Van Patten - Re Rolando, Lorene Yarnell - Dot Matrix, John Hurt - Kane, Leslie Bevis - Zircon, Ronny Graham - Ministro, Michael Winslow - Tecnico Radar, Felix Silla - Dink, Jm J. Bullock - Principe Valium
Soggetto: Thomas Meehan, Ronny Graham, Mel Brooks
Sceneggiatura: Mel Brooks, Thomas Meehan, Ronny Graham
Fotografia: Nick McLean
Musiche: John Morris
Montaggio: Conrad Buff IV
Scenografia: Terence Marsh
Costumi: Donfeld
Effetti: Peter Albiez, Richard Ratliff, Peter Gruskoff, Peter Donen, Craig Boyajian, Industrial Light & Magic (ILM), Apogee Productions Inc.
Altri titoli:
Planet Moron
Durata: 97
Colore: C
Genere: PARODIA COMMEDIA
Specifiche tecniche: METROCOLOR
Produzione: BROOKSFILMS LTD., METRO GOLDWYN MAYER
Distribuzione: U.I.P. (1988) - MGM HOME ENTERTAINMENT (MINI SCUDI)
CRITICA
"Non si può dire certo che il film manchi di intelligenza e di ironia, né che ad un regista come Mel Brooks faccia difetto l'estro. Beffardo com'è e padrone del proprio mestiere. Brooks offre un collage di citazioni sapide, ironizzando su tutte le magie e gli effetti del genere spaziale alludendo, demitizzando, ma anche riutilizzando tutto ciò che gli ultimi anni di Cinema potevano offrirgli in materia, facendo intervenire nella parata mostriciattoli alieni trasformando la sua gigantesca astronave in statua della Libertà, inserendo malignamente anche spot pubblicitari, e dunque con uno sterminato campionario di malizie e furbizie." ('Segnalazioni Cinematografiche', vol. 104, 1988)