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La poetessa underground Anna Halgrímsdóttir vive a Reykjavik con i suoi due figli e si mantiene grazie ad un florido commercio di marijuana. Stufa di vivere nel freddo dell'Islanda, Anna ha deciso di vendere la sua attività (un telefonino zeppo di numeri di clienti) ad un acquirente che le ha però chiesto 48 ore di tempo per racimolare i soldi. Nell'attesa, la donna vive una serie di bizzarre situazioni che la metteranno in contatto con alcuni personaggi, altrettanto stravaganti, come una ragazza irlandese fanatica di Dio, un cugino molto depresso e uno studente francese, Raphaël, appassionato delle sue poesie. Nel frattempo, mentre Anna vaga da una parte all'altra dell'isola, la cucina di casa sua si riempie di clienti in attesa del suo ritorno.