La giovane Michèle Jeanson (che, a Roma per studiarvi scultura, si mantiene facendo la baby sitter) viene, senza sua colpa, coinvolta nel rapimento di un bambino, Booths Franklin, figlio di un ricco industriale americano: sequestro ideato dal segretario di costui, Anderson e attuato da Ann Carson (un'attricetta, già amante di Franklin, che agisce per vendetta), e da tre furfanti, che mirano solo ai soldi del riscatto. Segregata con Booths in una villa disabitata Michèle tenta di fuggire, di avvertire la polizia, di barricarsi contro i rapitori: tutto inutile, come vane sono le ricerche della ragazza compiute dal suo fidanzato. Malgrado qualche improvvisa difficoltà, causata dal tenace giovanotto, tutto sembra dunque procedere secondo i piani di Anderson che, intascato finalmente il denaro, si libera, uccidendoli, di due dei suoi complici (i soli che conoscono il suo nome). Ma c'è qualcosa che il criminale non aveva previsto: anche Ann conosceva l'ideatore del piano e sarà la sua denuncia, fatta a Michèle prima di darsi la morte perchè vinta dal rimorso, a segnare la fine di Anderson.
SCHEDA FILM
Regia: René Clément
Attori: Maria Schneider - Michelle, Sydne Rome - Ann, Robert Vaughn - Stuart, Vic Morrow - Il Rapitore, Nadja Tiller - Lotte, Renato Pozzetto - Gianni, Carl Möhner - Franklin, Clelia Matania, Georg Marischka, Armando Brancia, John Whittington
Soggetto: Nicola Badalucco, Luciano Vincenzoni
Sceneggiatura: Nicola Badalucco, Luciano Vincenzoni, Mark Peploe, René Clément
Fotografia: Alberto Spagnoli
Musiche: Francis Lai
Montaggio: Fedora Zincone
Scenografia: Carlo Egidi
Costumi: Nadia Vitali
Altri titoli:
Da Ganz grosse Ding
L.A. Babysitter
The Babysitter
The Raw Edge
Wanted: Babysitter
Durata: 90
Colore: C
Genere: GIALLO
Specifiche tecniche: PANORAMICA TECHNICOLOR
Produzione: COMPAGNIA CINEMATOGRAFICA CHAMPION, CITE' FILM, TIT FILMPRODUKTION
Distribuzione: TITANUS - CREAZIONI HOME VIDEO - MONDADORI VIDEO
NOTE
- REVISIONE MINISTERO MARZO 2000
CRITICA
"Contorto e lentissimo giallo psicologico dello stanco francese René Clément, al suo passo d'addio, che gira il coltello nella piaga dei sequestri di persona. Se l'autore non sa come uscire decentemente dal pasticcio del titolo aggiuntivo, ha tuttavia il merito di tener alta la tensione. Maria Schneider, che nel precedente 'Ultimo tango a Parigi' era sempre nuda, stavolta non si toglie neppure il golf". (Massimo Bertarelli, 'Il giornale', 26 ottobre 2001)