Avventura nella giungla

Alla vigilia dell'indipendenza del Tanganika poiché il nuovo governo non avrà più bisogno dei suoi servigi, l'inglese Leeds si imbarca per la Gran Bretagna con la figlia Jackie. Già afflitta per il distacco da Tembo, un servitore indigeno suo amico, la giovinetta non ha saputo rinunciare, nonostante il parere contrario del padre, a portare con sé sulla nave un piccolo lemure, Komba, da lei stessa addomesticato e al quale è affezionatissima. Quando lo steward, scoperto l'animaletto, avverte Jackie che il comandante, mancando il permesso d'esportazione, l'obbligherà a disfarsene, la ragazza all'insaputa del padre, lascia la nave, ancor ferma in porto, per rimettere il lemure in libertà; mentre è alla ricerca di un luogo adatto per lasciarlo, la nave parte. Nei pressi del molo, Jackie ha la fortuna di incontrare Tembo, attardatosi per vederla partire: insieme i due si recano da un amico dei leeds, in grado di mettersi in contatto con la nave, ma la sua casa è vuota. Trascorsa la notte, Jackie scopre che la polizia è stata già avvertita della sua scomparsa, ma che un losco trafficante in avorio, per impedire pericolose perquisizioni nel villaggio l'ha attribuita a Tembo, incitando ad ucciderlo chi riuscisse a ritrovarlo. Terrorizzata per quanto potrebbe accadere al suo giovane amico, Jackie inizia con lui una lunga fuga nella giungla, in mezzo a pericoli provenienti dagli uomini e dagli animali, riuscendo finalmente a raggiungere un posto di polizia. Male informati agli agenti cercano di arrestare Tembo: il giovane, incitato da Jackie, si dà alla fuga e viene ferito, ma in quel mentre, a chiarire le cose, giunge lo stesso Leeds. Ormai rassegnata la giovinetta libera Komba.