Dopo che il dottor Male e Mini-Me sono evasi dalla prigione di massima sicurezza dove erano rinchiusi, Austin Powers viene richiamato in servizio. In combutta con il misterioso Goldmember, infatti Male sta organizzando un viaggio nel tempo per impossessarsi del pianeta terra. Il piano prevede anche il rapimento della spia più famosa d'Inghilterra, Nigel Powers, il padre di Austin. Nel suo viaggio a ritroso nel tempo Austin approda nel 1975 e trova la sua ex fiamma, Foxxy Cleopatra, che diventa sua alleata. Austin e Foxxy studiano un piano per salvare Nigel e fermare il dottor Male.
SCHEDA FILM
Regia: Jay Roach
Attori: Mike Myers - Austin Powers/Dr. Male, Beyoncé Knowles - Foxxy Cleopatra, Seth Green - Scott Male, Michael York - Basil Exposition, Robert Wagner - Numero 2, Mindy Sterling - Frau Farbissima, Verne Troyer - Mini Me, Michael Caine - Capitano Hendricks/Nigel Powers, Fred Savage - Numero Tre, Diane Mizota - Fook Mi, Carrie Ann Inaba - Fook Yu, Nobuyuki Matsuhisa - Sig. Roboto, Aaron Himelstein - Austin Powers da giovane, Josh Zuckerman - Dr. Male da giovane, Edie Adams - Basil Exposition da giovane, Evan Farmer - Numero 2 da giovane, Eric Winzenried - Marinaio, Nichole Hiltz - Insegnante di francese, Esther Scott - Giudice, Leyna Nguyen - Presentatrice televisiva, Jeannette Charles - La Regina, Kevin Cooney - Generale Clark, Clint Howard - Johnson, Michael McDonald - Guardia reale, Tom Cruise - Se stesso, Gwyneth Paltrow - Se stessa, Kevin Spacey - Se stesso, Danny DeVito - Se stesso, Steven Spielberg - Se stesso, Quincy Jones - Se stesso, Britney Spears - Se stessa, Ozzy Osbourne - Se stesso, Sharon Osbourne - Se stessa, Kelly Osbourne - Se stessa, Jack Osbourne - Se stesso, John Travolta - Se stesso, Burt Bacharach - Se stesso, Rob Lowe - Se stesso
Soggetto: Mike Myers, Michael McCullers
Sceneggiatura: Mike Myers, Michael McCullers
Fotografia: Peter Deming
Musiche: George S. Clinton
Montaggio: Jon Poll, Greg Hayden
Scenografia: Rusty Smith
Arredamento: Sara Andrews
Costumi: Deena Appel
Effetti: David D. Johnson, Michael Meinardus, Pacific Vision Productions, G.A. Enterprises, Kurtzman Nicotero & Berger EFX Group Inc., Edge Innovations, Stan Winston Studio
Altri titoli:
Austin Powers 3
Austin Powers: Never Say Member Again
Austinpussy
The Next Installment of Austin Powers
The Third Installment of 'Austin Powers'
Durata: 94
Colore: C
Genere: COMICO
Specifiche tecniche: 35 MM, PANAVISION
Tratto da: personaggi creati da Mike Myers
Produzione: NEW LINE CINEMA, GRATITUDE INTERNATIONAL, MOVING PICTURES, TEAM TODD
Distribuzione: EAGLE PICTURES
Data uscita: 2002-11-29
CRITICA
"Tom Cruise con il brutto vestito di velluto blu, i brutti occhiali e la brutta parrucca di Austin Powers; Gwyneth Paltrow con grande scollatura e cascate di capelli posticci; Danny De Vito come nano-clone Mini-Me e Kevin Spacey nella divisa grigia del Dottor Male; Steven Spielberg dolce e serio, regista sul set. Sono gli amici che compaiono all'inizio identificandosi con 'Austin Powers in Goldmember', il film demente che ha avuto negli Stati Uniti gli incassi più strepitosi. (...) Fa ridere? Dipende. L´insolito personaggio di Austin Powers, protagonista demenziale e sudicione, rappresenta la confusione disordinata, il mix di tempi, stili e aspirazioni stratificatosi nella testa degli spettatori contemporanei, l´oscenità e scurrilità infantili sommate a barzellette primarie. Un minestrone veloce, parodistico e abile che a moltissimi piace, ad altri no". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 1 dicembre 2002)
"Se il primo film della serie di Austin Powers era un prodotto a basso costo basato su una comicità volgarotta ma ruspante, il terzo è una macchina per fare soldi, consapevole del successo ma non perciò meno sgangherata. Troppo sgangherata: per reggersi in piedi, anche il comico e la parodia devono conservare un minimo di coerenza. È già tanto se Myers (moltiplicato per quattro personaggi diversi) e alcune gag (non di prima scelta) riescono a strappare qualche risata". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 1 dicembre 2002)
"Affollata e non sempre brillante la galleria di invenzioni comiche che, pur carica di intelligenti allegorie della cultura pop e dei suoi detriti, lascia intravedere la catena di montaggio. Colpo di fulmine la partecipazione di Michael Caine, imbolsito e divertente ex d'epoca (lo ricordate come Harry Palmer in 'Ipcress'?), nei panni del padre di Austin. In passerella Tom Cruise e Quincy Jones, la Paltrow e Britney Spears, Travolta e Danny De Vito. Bomba sexy, la diciannovenne Beyoncé Knowles. Per risate crasse". (Silvio Danese, 'Il Giorno', 29 novembre 2002)
"L'adorato babbo del demenziale Austin viene rapito dal megalomane criminale del titolo e via: tutto quanto fa becero spettacolo viene gettato a capofitto in una trama che sobbalza fra gag 'scorrette' e variopinte pacchianerie (...) Alla terza botta, serie ancora in discreta salute: la parodia kitsch non muore mai, anche se più che di 007 ormai lo è di se stessa". (Alessio Guzzano, 'City', 2 dicembre 2002)
"Mike Myers questa volta si fa addirittura in quattro, e aggiunge lo svitato, baluginante Goldmember ai tre personaggi abituali, Austin, Male e Ciccio Bastardo. Tutto già noto, certo, ma la saga ha ritmo, umorismo da vendere e nessuna vergogna. Non si capisce perché in Italia non abbia successo: ma non dimentichiamo che neppure i Monthy Python, all'epoca, fecero una lira". (Emiliano Morreale, 'Film Tv', 3 dicembre 2002)