In un prossimo futuro, sulla terza luna di Giove, una potente società ha messo in piedi una capillare organizzazione per estrarre ossido di titanio dalle miniere locali. Le cose cominciano a guastarsi quando dalla Terra arriva sul pianeta un commissario. Fra il nuovo arrivato e il direttore generale della multinazionale comincia una dura battaglia per come utilizzare risorse e uomini.
SCHEDA FILM
Regia: Peter Hyams
Attori: Steven Berkoff - Sagan, Nicolas Barnes - Paul / Neel, Sean Connery - O Neil, Clarke Peters - Ballard, John Ratzenberger - Tarlow, James Sikking - Montone, Frances Sternhagen - Lazarus, Peter Boyle - Sheppard, Kika Markham - Carol
Soggetto: Peter Hyams
Sceneggiatura: Peter Hyams
Fotografia: Stephen Goldblatt
Musiche: Jerry Goldsmith
Montaggio: Stuart Blaird
Scenografia: Philip Harrison
Costumi: John Mollo
Effetti: William Mesa, John Stears, Introvision International
Durata: 103
Colore: C
Genere: FANTASCIENZA
Specifiche tecniche: SCOPE
Produzione: RICHARD A. ROTH PER LADD COMPANY
Distribuzione: PIC RICCI E MARINELLI - VIDEO, DVD E BLU-RAY: WARNER HOME VIDEO
CRITICA
Poteva essere, nelle premesse, un divertente film d'avventura con alcune inconsuete annotazioni di fantascienza. Il regista infatti, voleva mostrare i difficili, pericolosi e perfino sinistri retroscena di una speculazione commerciale qual è l'attività mineraria su un pianeta extraterrestre. Buone intenzioni purtroppo in larga parte vanificate. Ma oltre a questo, è la mano del regista, in altre prove più controllato, a mostrarsi qui assai scialba. (Segnalazioni cinematografiche, vol. 91, 1981)
"Modesto e assurdo poliziesco tra le galassie, scritto e diretto da Peter Hyams, che parte a razzo come si conviene a un colosso interstellare, ma poi si adagia e annaspa nel mare del conformismo cinematografico, replicando le situazioni del celeberrimo western 'Mezzogiorno di fuoco'. Infatti le cascate di effetti speciali sono in soprannumero rispetto alle emozioni, davvero contate. Perfino lo spaesato Sean Connery lassù sembra un alieno." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 15 ottobre 2004)