Jonathan Hemlock, ex-killer al servizio dello spionaggio americano, ex-alpinista ed ora insegnante di storia dell'arte in un liceo di Zurigo, si vede costretto - per amore dei soldi e per vendicare l'ex-collega e amico Harry Black ucciso da spie avversarie - a impugnare di nuovo armi per eliminare l'esecutore materiale del delitto e i due uomini che, co n il loro tradimento, lo avevano reso possibile. Sbarazzatosi agevolmente del primo e di uno dei traditori, Hemlock dell'altro sa soltanto che dovrà scoprirlo e ucciderlo durante un'ascensione alla terribile parete Nord dell'Eiger, alla quale insieme a lui parteciperanno un austriaco, un francese e un tedesco. Nessuno di costoro è però l'uomo cercato da Hemlock. Quando scopre che costui è il suo amico Ben Bowman, suo valido collaboratore nell'ascensione all'Eiger, Hemlock gli risparmia la vita.
SCHEDA FILM
Regia: Clint Eastwood
Attori: Clint Eastwood - Dr. Jonathan Hemlock, George Kennedy - Ben Bowman, Vonetta McGee - Jemima Brown, Jack Cassidy - Miles Mellough, Heidi Bruhl - Mrs. Anna Montaigne, Trayer David - Dragon, Reiner Schoene - Karl Freytag, Michael Grimm - Anderl Meyer, Gregory Walcott
Soggetto: Rod Whitaker - romanzo
Sceneggiatura: Hal Dresner, Warren Murphy, Rod Whitaker
Fotografia: Frank Stanley
Musiche: John Williams
Montaggio: Ferris Webster
Effetti: Ben McMahan
Durata: 120
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: CINESCOPE TECHNICOLOR
Tratto da: romanzo di Trevanian (pseudonimo di Rod Whitaker)
Produzione: MALPASO
Distribuzione: CIC - CIC VIDEO, DVD: UNIVERSAL PICTURES HOME ENTERTAINMENT
CRITICA
"Tratto da un romanzo, Il castigo dell'Eiger, di Trevanian, il film si svolge secondo gli schemi tradizionali del genere spionistico, malgrado la relativa novità dell'ambientazione, che va dalle rosse montagne del Colorado alle vette alpine. Apprezzabile quando è di scena la natura e nelle sequenze alpinistiche - le sole a offrire qualche emozione - la vicenda è dedicata alle prodezze di un eroe negativo, di un uomo spietato che solo al termine della sua ultima impresa ritrova un barlume di umanità. Una conclusione convenzionale per un film che non esula mai dai precedenti modelli, ricalcati puntualmente anche nelle parentesi amatorie che il protagonista si concede tra un omicidio e l'altro, tra una scalata e l'altra." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 79, 1975)