In procinto di venire giustiziato per un delitto non commesso, John Chandler viene salvato dalla CIA, che gli impone di assumere la personalità dell'inesistente fratello Philip per poter quindi smascherare un complotto internazionale. La perfetta messa in scena dell'organizzazione spionistica americana non lascia possibilità di dubbio sul fatto che John Chandler è morto e la stessa moglie Barbara non riconosce in Philip suo marito. Attirato ad Amburgo dalla potentissima organizzazione politico-criminale diretta da un certo Lang, Chandler viene assunto in qualità di sicario, con l'incarico di uccidere un senatore americano, reduce da un'importantissima missione diplomatica a Mosca. Pur disposto ad andare fino in fondo alla sua avventura, Chandler non sa però far tacere i propri sentimenti quando scopre che Barbara ha sposato Bob, un suo carissimo amico, anch'egli agente della CIA. Dopo aver scoperto che Bob è un traditore perché fa parte della banda di Lang, lo uccide. Questo gesto fa scoprire la sua vera identità, ma riesce tuttavia ad aver partita vinta uccidendo Lang ed i suoi uomini e salvando la vita del senatore americano.
SCHEDA FILM
Regia: Emilio Miraglia
Attori: Fred Farrell - Morrison, Fred Beir - Bob, Peter Dane - Lang, Bob Malden - Otto, Henry Silva - John Philip/Philip Chandler, Evelyn Stewart - Barbara, Bill Vanders - Thomas, Karl Menzinger - Hans, Gunther Scholtz - Senatore, Valentino Macchi, Gert Von Zitzewitz - Barone
Soggetto: Emyl Bridge
Sceneggiatura: Andy Colbert, Max Hatired, Lou Strateman
Fotografia: Erico Menczer
Musiche: Robby Poitevin
Montaggio: Sergius Hillman
Scenografia: Luis Nadeau
Altri titoli:
La peur aux tripes
Durata: 100
Colore: C
Genere: SPIONAGGIO
Specifiche tecniche: TECHNISCOPE TECHNICOLOR
Produzione: FELICE TESTA GAY PER CINEGAY- JOLLY FILM
Distribuzione: UNIDIS
CRITICA
" [...] Basato su un meccanismo complicato, da tipico film della serie millantatoria, "Assassination" ha in questa mortificazione della persona un elemento di interesse, che unito ad uno svelto e tagliente modo di raccontare, fa della pellicola un prodotto non indegno d'attenzione. L'altro elemento non banale è lo sfondo politico della manovra condotto dai "cattivi" della vicenda [...]". (E. Comuzio, "Cineforum", n. 70, dicembre 1967).