Asik Kerib è un uomo povero ma dal cuore generoso e dotato di una bellissima voce. Suona la saaza, la balalaika turca, tessendo le lodi dei prodi eroi del Turkistan, ed è sempre invitato alle feste di matrimonio. Un giorno Asik Kerib si innamora della bella Magoul - Méguérie, la figlia di un ricco commerciante turco, e non potendo nemmeno sperare di sposarla per la sua condizione di paria e di vagabondo, decide di partire e di viaggiare per sette anni con lo scopo di far fortuna o di morire. Scaduto il termine, infatti, Magoul - Méguérie andrà sposa ad un ricco signore.
SCHEDA FILM
Regia: Sergei Parajanov
Attori: Levan Nastrosuili, Veronique Metonize - Magoul-Meguerie, Sofiko Caureli, Jurij Mgoian - Asik Kerib
Sceneggiatura: Georgij Badridze
Fotografia: Albert Javurian
Musiche: Zavansir Kuliev
Montaggio: Sergei Parajanov
Scenografia: Sergei Parajanov, Niko Zandukeli, Shota Gogolashvili, Gogi Aleqsi-Meskhishvili
Costumi: Edisher Magalashvili
Durata: 80
Colore: C
Genere: ALLEGORICO
Specifiche tecniche: NORMALE A COLORI
Tratto da: racconto "Ashik Kerib the Lovelorn Minstrel" di Mikhail Lermontov
Produzione: GRUZIJA FILM GEORGIA
Distribuzione: VISIONI ORIGINALI (1993) - MONDADORI VIDEO (VISIONI ORIGINALI)
NOTE
- REVISIONE MINISTERO OTTOBRE 1993.
CRITICA
E' l'ultimo film di Sergej Parajanov, il grande regista georgiano di origine armena morto dopo averlo presentato fuori concorso alla Mostra di Venezia dell'88. Come "La leggenda della fortezza di Suran"; lo aveva diretto in collaborazione con un altro regista georgiano, David Abashijle, con cui divideva quelle ricerche su un cinema fatto di pittura, di teatro e di danza che, pur perseguitato dalle autorità sovietiche, lo avevano imposto anche all'estero, alla fine dei Sessanta con ôIl colore del melograno, un'opera che ha fatto epoca. Anche qui lo stesso linguaggio e il gusto spiccato per le leggende ridotte in forma di pantomina. (Il Tempo, Gian Luigi Rondi, 18/11/93)