I Flodder - anziana Mamma in testa - sono una famiglia di gente bislacca, che da anni ha vissuto di espedienti su di un terreno che, a quanto ora risulta al Comune, altro non è che una discarica di sostanze tossiche. Grazie anche all'interessamento dell'assistente sociale Shakie e poiché le elezioni sono prossime, viene deciso di spostare questa famiglia in una magnifica villa con piscina, proprio nel cuore del quartiere residenziale più esclusivo della città. Ovviamente, è una vera catastrofe. Stravaganze, ostilità e incidenti avvengono quotidianamente; la sciatteria regna sovrana presso i Flodder e il degrado di un ambiente da "Vip" comincia in maniera inarrestabile, tra la generale indignazione. Nel frattempo il figlio maggiore di Mamma Flodder si è addirittura fidanzato con l'affascinante moglie del Colonello Kruisman, uno dei vicini di casa. E a tutta la gente bene che vive tra alberi maestosi e giardini fioriti non resterà che andare alla festa di fidanzamento, poiché se non ci sarà una pacificazione generale, seri pericoli corre la sovvenzione annuale che il Comune concede al tennis-club. Poco a poco ogni barriera sembra cadere e tutti si scatenano, tra alcool e danze allorché, geloso e palesemente sbronzo, il rigido Colonnello non arriverà su di un carro armato, per abbattere a cannonate casa Flodder. Ma ai Flodder ci pensa l'amico Shakie, tanto ricco da possedere una villa sulla Costa Azzurra e tanto incauto e generoso da offrirla come residenza a quel clan di svitati.
SCHEDA FILM
Regia: Dick Maas
Attori: Herbert Flack, Nelly Frijda - Ma Flodder, Jan Willem Hees - Opa, Lou Landre', Nani Lehnhausen - Toet, Apollonia Van Ravenstein, Huub Stapel - Johnnie, Tatjana Simil - Dochter Kees, René van 't Hof - Zoon Kees, Horace Cohen - Henkie
Soggetto: Dick Maas
Sceneggiatura: Dick Maas
Fotografia: Marc Felperlaan
Musiche: Dick Maas
Montaggio: Hans Van Dongen
Scenografia: Hubert Pouille
Durata: 108
Colore: C
Genere: SATIRICO COMMEDIA
Specifiche tecniche: PANORAMICA
Produzione: FIRST FLOOR FEATURES
Distribuzione: UIP (1987) - DELTAVIDEO
CRITICA
"Il titolo allude a una anomala famiglia al di fuori da ogni schema sociale, morale e religioso. I Flodder, infatti, una vera e propria legione composta da madre, tre figli, due figlie e un super nonno costretto su una seggiola a rotelle, senza dimenticare un cane nero e spelacchiato, in sintonia con gli atteggiamenti e i costumi da nuovi barbari di questo clan. Tutti i Flodder tendono al crimine e al sopruso, ma soprattutto, naturalmente, ogni membro del gruppo ostenta un esibizionismo preciso nei rapporti con i propri simili e con i familiari. Inseriti in una sorta di baraccopoli adatta al loro look, i Flodder sono, dopo molti anni, costretti ad emigrare perché nei bassifondi ove sono nati, cresciuti e non maturati si sono sprigionate sostanze tossiche. Il solito assistente sociale idealista e convinto che tutti gli esseri umani siano uguali, a parte il modo e le circostanze in cui vivono per cause di forza maggiore, si batte per procurare al clan una bella abitazione nei quartieri alti di una città che si presume sia Amsterdam. (...) Spiritoso e sarcastico sotto la vena di comicità demenziale, il film scritto, diretto e prodotto dal filmaker Dick Maas, diverte e incuriosisce. Sotto la scorza da film girato in economia, il prodotto nasconde anche una vena feroce di umorismo sociale e, sia pure in modo caricaturale, è ben interpretato." ('Il Corriere della Sera', 19 Settembre 1987)
"Brutti, sporchi e cattivi. I Flodder sono una famiglia olandese difficilmente definibile per bene. Antisociali e amorali, ma alfine simpatici e amichevoli, i sette componenti del clan non badano alle convenzioni e disdegnano le regole del quieto vivere. La madre ha l'aspetto di Braccio di ferro con il sigaro perennemente in bocca e distilla clandestinamente liquori. I figli non le sono da meno: Johnnie è un super fusto con passioni delinquenziali, il fratello minore un guardone, il più piccolo un ladro patentato, la figlia una ninfomane convinta, l'altra sorella una irresistibile menefreghista che abbandona il nonno sulle rotaie della ferrovia. (...) Commedia demenziale olandese che sembra ispirarsi al filone di Scuola di polizia e (un po' meno) alla giovane dementia precox di Belushi ('The Blues Brothers', 'I vicini di casa'), 'Arrivano i Flodder' è diretto con fare americano da Dick Maas. Vago e fumoso l'implicito sottofondo politico del film, disposto a polemizzare bonariamente sul benessere e la pace sociale (tipicamente nord-europea) che elude ed esclude diversi di ogni genere. Talvolta si sorride, qualche battuta va per il verso giusto ma difficilmente il film, da noi, polverizzerà gli incassi come in terra patria." (Fabio Bo, 'Il Messaggero', 1 Settembre 1987)
"Infatti, appena entriamo nel corpo del racconto, ecco i Flodder scatenati, forti della loro totale amoralità che crea lo scompiglio intorno a loro. Vivono nella parte peggiore della periferia ma, finalmente, le autorità decidono di toglierli di là, causa un forte inquinamento urbano, con destinazione il centro della città. E qui, nella zona più riservata e perbenista, irrompono i pessimi sette, innescando una serie di reazioni a catena che provocheranno una mezza catastrofe (con intervento di un carro armato). Ma tutto finisce bene, dopo quasi due ore di raffiche di gags sparate a zero, con effetti devastanti, perché i Flodder non concedono tregua. Questa spassosa commedia demenziale è di produzione olandese, diretta con molta verve da Dick Maas e nevroticamente interpretata da Nelly Frijda, Huub Stapel, Tatjiana Simic ed altri." ('Il Tempo')