A Los Angeles l'agente investigativo Martin Riggs, un bianco insofferente e scatenato, ha coinvolto il collega Roger Murtaugh, un nero moderato e scrupoloso, in spasmodica attesa di andare in pensione dopo pochi giorni, nelle indagini sul trafugamento da un deposito della polizia di armi illegali destinate ad essere distrutte. Con grande disappunto Martin e Roger scoprono che ad occuparsi di questo caso, in cui è coinvolto l'ex poliziotto Jack Travis, il capo della polizia ha incaricato anche l'agente Loma Cole, una donna intelligente e coraggiosa, che non intende collaborare con loro. Puntigliosi, Riggs e Murtaugh accettano la proposta di Leo Getz, un estroso agente immobiliare un tempo informatore della polizia, di partecipare alle indagini. Costretti dagli avvenimenti ad accettare l'aiuto di Cole, della quale Martin nel frattempo si è innamorato, Riggs e Murtaugh riescono a smascherare Travis e ad eliminarlo dopo una furibonda lotta con i suoi scherani. Comprendendo di essere ancora valido come poliziotto Murtaugh decide di rimanere in servizio.
SCHEDA FILM
Regia: Richard Donner
Attori: Mel Gibson - Martin Riggs, Danny Glover - Roger Murtaugh, Joe Pesci - Leo Getz, Rene Russo - Lorna Cole, Stuart Wilson - Jack Travis, Danny Wynands - Hershel, Damon Hines - Nick Murtaugh, Darlene Love - Trish Murtaugh, Ebonie Smith - Carrie Murtaugh, Alan Scarfe - Herman Walters, Mary Ellen Trainor - Stephanie Woods, Gregory Millar - Tyrone, Sven-Ole Thorsen - Secondo Tirapiedi, Steve Kahan - Capitano Murphy, Andrew Hill Newman - Jaywalker, Traci Wolfe - Rianne Murtaugh, Mark Pellegrino - Billy Phelps, Jason Meshover-Iorg - Poliziotto Giovane, Delores Hall - Delores, Nick Chinlund - Hatchett, John Cenatiempo - Smity
Soggetto: Jeffrey Boam
Sceneggiatura: Jeffrey Boam, Robert Mark Kamen
Fotografia: Jan de Bont
Musiche: Michael Kamen, David Sanborn, Eric Clapton
Montaggio: Robert Brown Jr., Battle Davis
Scenografia: James H. Spencer
Effetti: Matt Sweeney, Controlled Demolition
Durata: 118
Colore: C
Genere: AZIONE
Specifiche tecniche: SCOPE A COLORI
Produzione: RICHARD DONNER E JOEL SILVER PER SILVER PICTURES
Distribuzione: WARNER BROS ITALIA - WARNER HOME VIDEO (GLI SCUDI)
CRITICA
"Proprio letale ma piuttosto divertente, il terzo fragoroso e frenetico round dell'inossidabile tandem al caffelatte. Muovendosi su un copione ultracollaudato, e altrettanto scontato, Richard Donner privilegia il lato clownesco allungando il brodo per quasi due ore. La notizia peggiore arriva alla fine: il simpatico Danny Glover che rinuncia alla sacrosanta pensione preannuncia la puntata numero quattro". (Massimo Bertarelli, 'Il giornale', 30 agosto 2001)
Il film evidenzia l'amicizia tra due poliziotti che, diversi non tanto per il colore della pelle quanto per temperamento e metodi di azione, affrontano uniti numerosi pericoli per assicurare alla giustizia i criminali. Il film è di quelli fracassoni e non impegna certo in sforzi cerebrali: forse indulge troppo ai battibecchi dei due agenti investigativi (che regolarmente fanno anche a pugni, ma si vogliono bene), lasciando largo spazio all'azione, oltre che all'inventiva e ai risultati di chi si occupa degli effetti speciali e spettacolari. Di buon esito un inseguimento su due e quattro ruote; gli attacchi proditori dell'ex sergente e relativi scagnozzi, nonchè le azioni di karate dell'agente in gonnella da elogiare, una volta tanto, anche gli "stuntman". Personaggi ameni ed episodi anche bizzarri alleggeriscono la cruda tensione. (Segnalazioni Cinematografiche.
Arma letale 3 ripropone un collaudato mix di spettacolarità e comicità, di azione frenetica e duetti serrati, di stereotipate edificanti missioni contro criminali cattivi e poliziotti corrotti e pause infarcite di battute e situazioni ironiche. (Alberto Castellano, Il Mattino).
Alla solita coppia poliziesca bianconero s'unisce, nella terza puntata ancora divertente e un poco più bonaria di "Arma letale", Renè Russo, poliziotta strafica bravissima nelle arti marziali. (Lietta Tornabuoni, "La Stampa").
Tra un effetto speciale e l'altro in un crescendo alla James Bond, non mancano momenti di stralunata cinematografia. (Tullio Kezich, "Il Corriere della sera")