Basandosi su un progetto paesaggistico dell'architetto italiano Michele De Lucchi, Kossakovsky riflette sull'ascesa e la caduta delle civiltà, catturando immagini mozzafiato dalle rovine del tempio di Baalbek in Libano, risalenti al 60 d.C., alla recente distruzione di città della Turchia a seguito di un terremoto di magnitudo 7,8 all’inizio del 2023. Rocce e pietre collegano le società più disparate, dai monoliti spettrali conficcati nella terra ai tragici cumuli di macerie di cemento in attesa di essere trasportati via e riproposti di nuovo. Attraverso la lente curiosa di Kossakovsky, la grandezza e la follia dell'umanità e il suo rapporto precario con la natura pongono la domanda urgente: come possiamo costruire, e come possiamo costruire meglio, prima che sia troppo tardi?
SCHEDA FILM
Regia: Victor Kossakovsky
Sceneggiatura: Victor Kossakovsky
Fotografia: Ben Bernhard
Musiche: Evgueni Galperine
Montaggio: Victor Kossakovsky
Durata: 98
Colore: C
Genere: DOCUMENTARIO
Produzione: HEINO DECKERT
NOTE
- IN CONCORSO AL 74. FESTIVAL DI BERLINO (2024).