Una famiglia indiana, composta dal padre Harithar e dalla madre Sarbojaya, è costretta a lasciare col figlio Apu il villaggio natìo per superare il dolore per la morte della figlia Durga. I tre superstiti si trasferiscono nella città santa di Benares, della quale vanno scoprendo i misteri e i miracoli. La morte di Harithar costringe la madre a ogni sacrificio pur di provvedere ad Apu, finché ritornano nel villaggio natale. Apu decide di voler studiare poi, raggiunta la maggiore età, decide di recarsi a Calcutta per prendere la laurea e lascia, quindi, la madre, la quale, mentre egli è lontano, muore. Richiamato d'urgenza, Apu non arriva in tempo per raccogliere l'estremo sospiro di Sarbojaya: non gli resta quindi che radunare le poche cose rimaste e tornare a Calcutta con la speranza di poter soddisfare le sue aspirazioni che lo portano verso un mondo nuovo.
SCHEDA FILM
Regia: Satyajit Ray
Attori: Kanu Banerjee - Harihar Ray, Karuna Banerjee - Sarbojaya Ray, Pinaki Sengupta - Apu da bambino, Smaran Ghosal - Apu da adolescente, Santi Gupta - Ginnima, Ramani Sengupta - Bhabataran, Ranibala - Teli, Sudipta Roy - Nirupama, Ajay Mitra - Anil, Charuprakash Ghosh - Nanda, Subodh Ganguly - Il preside, Mani Srimani - Ispettore, Hemanta Chatterjee - Professore, Kali Bannerjee - Kathak, Kalicharan Roy - Akhil, Kamala Adhikari - Mokshada, Lalchand Banerjee - Lahiri, K.S. Pandey - Pandey, Meenakshi Devi - Moglie di Pandey
Soggetto: Bibhutibhushan Bandyopadhyay - romanzo
Sceneggiatura: Satyajit Ray
Fotografia: Subrata Mitra
Musiche: Ravi Shankar
Montaggio: Dulal Dutta
Scenografia: Bansi Chandragupta
Altri titoli:
L'invitto
The Unvanquished
Durata: 114
Colore: B/N
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: 35 MM
Tratto da: romanzo "Aparajito" di Bibhutibhushan Bandyopadhyay
Produzione: EPIC PRODUCTIONS
Distribuzione: GLOBE FILMS INTERNATIONAL
NOTE
- LEONE D'ORO ALLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA DEL 1957
CRITICA
"Il film, che ha avuto numerosi riconoscimenti per il suo notevole valore artistico, è soffuso di delicata poesia e si distingue per l'interessante ambientazione e l'accurata scenografia." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 45, 1959)